Il 16 luglio ci ha lasciati George Romero, il padre dei morti viventi.
"Living deads" e non "zombies", come il regista teneva a specificare, nonostante nella nostra cultura i due termini avessero finito per combaciare.
In un'intervista di alcuni anni fa (che potete leggere al seguente link), asseriva:
"Non li ho mai chiamato “zombie”, i miei ragazzi erano i “vicini”, gente che conosci e a cui tieni. Essenzialmente le regole erano cambiate ed erano diventati dei morti viventi. Così pensavo di aver creato qualcosa di nuovo, ma tutti da allora li hanno definiti “zombie”, così adesso lo sono, anche se non posso che necessariamente debbano essere chiamati in questo modo, perché gli zombie non sono morti, mentre i miei ragazzi lo erano senza dubbio!".
Il suo Night of the Living Dead, uscito nel 1968, è diventato un vero e proprio cult, tanto da essere selezionato dalla Library of Congress per la preservazione nel National Film Registry come film esteticamente "significativo".
Realizzato con mezzi amatoriali e un bassissimo budget, incassò 18 milioni di dollari in tutto il mondo.
Nato e cresciuto a New York, da padre cubano di remote
origini spagnole e da madre statunitense di origini lituane, Romero studia alla
Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania. Dopo essersi diplomato,
inizia a girare diverse pellicole, perlopiù cortometraggi e pubblicità. Insieme
ad alcuni amici forma la Image Ten Productions nei tardi anni sessanta. Mettono
insieme circa 10.000 dollari per produrre quello che sarebbe diventato uno dei
più celebri film horror di tutti i tempi, scritto da Romero insieme a John A.
Russo: La notte dei morti viventi
(1968). Il film divenne un vero e proprio cult negli anni settanta ed è
considerato anche il film che ha codificato il genere zombie movie.
Dopo aver girato There's
Always Vanilla (1971), La città verrà
distrutta all'alba (1973), La
stagione della strega (1973) e Wampyr
(1977), nel 1978 tornò al genere zombi, con Zombi
(1978). Girato con un budget di solo 1,5 milioni di dollari, il film ne incassò
oltre 40, ed è stato inserito nella lista dei film cult più importanti dalla
rivista Entertainment Weekly nel 2003. Dopo Creepshow
(1982) Romero completò la sua "Trilogia dei morti viventi" nel 1985
con Il giorno degli zombi. In seguito
dirige Monkey Shines - Esperimento nel
terrore e il film a episodi con Dario Argento Due occhi diabolici. Nel 1993 dirige La metà oscura. Il regista torna a dirigere un film solo dopo sette
anni, con Bruiser - La vendetta non ha
volto, che non ha successo né di critica né di pubblico.
Romero ha girato nel 2006 il quarto capitolo della sua serie
sugli zombi, La terra dei morti viventi,
una produzione di 16 milioni di dollari (il più alto della sua carriera). A La terra dei morti viventi hanno fatto
seguito Le cronache dei morti viventi (2007),
girato in digitale, e Survival of the
Dead - L'isola dei sopravvissuti (2009) che è stato presentato in anteprima
mondiale alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.