giovedì 1 agosto 2019

NEOSURREALISMI, FASCISMI E DIRITTI D'AUTORE: Fare arte al tempo del populismo e dei social.

Stavo scorrendo come tutti i giorni la mia home di Facebook, quando m’imbatto in un gruppo in questo manifesto di Forza Nuova, postato dal gruppo Abolizione del suffragio universale, ovviamente accompagnato da parole d'indignazione.
Il manifesto di Forza Nuova

Niente di sorprendente: la solita accozzaglia di luoghi comuni, populismo e omofobia, ma non è quello ad attirare la mia attenzione.
L’immagine utilizzata per il manifesto ha qualcosa di famigliare e, leggendone i commenti, scopro che qualcun altro l’ha riconosciuta: si tratta infatti di un’opera d’arte di Laurie Lipton, Love Bite.

Love Bite, Laurie Lipton

Conoscendo l’artista dubito fortemente che sia stata utilizzata col suo consenso.
Laurie Lipton è una delle regina dell’arte neosurrealista macabra, con una forte denuncia verso le derive populiste e conservatrici della società, oltre che del progresso disumanizzante.

Laurie Lipton

Qualcuno scrive sulla pagina di Forza Nuova di tale violazione, come risposta, invece di rimuovere l’immagine, l’utente viene bannato.
Io e altri utenti decidiamo di contattarla, conoscendo alcuni suoi amici chiedo loro di avvisarla.
Emerge che in realtà lei è a conoscenza di questo uso improprio delle sue opere, anzi lo avrebbe più volte notificato a Facebook.
Quello che più sorprende è che la risposta sarebbe stata praticamente “picche”.
Ora immaginate: io riconosco un mio lavoro, faccio una segnalazione per violazione dei diritti d’autore, ma per Facebook è tutto in regola.
Ora speriamo che l’artista possa fare una formale denuncia, anche perché l’idea che la propria opera possa essere anche appesa per i muri delle città, accostandola a ideologie totalmente opposte alle sue, è l’incubo di ogni artista.
Ma ciò che lascia più perplessi è che lo stesso social che si dedica a censurare un capezzolo in un’opera d’arte, permetta che si perpetui sulle sue pagine quello che effettivamente è un reato, cioè la violazione del copyright.
Proprio in Italia, una recente sentenza ha condannato Facebook a un risarcimento proprio per violazione del copyright, speriamo che non si tratti di un caso isolato.
Nel frattempo inviterei tutti a conoscere meglio le opere di questa nota artista statunitense, in modo da capire quanto sia lontana da certe posizioni, magari potreste cominciare proprio dal documentario che dall'opera citata prende il nome, LOVE BITE: Laurie Lipton And Her Disturbing Black & White Drawing.


0 commenti:

Posta un commento