lunedì 5 gennaio 2015

Le vere gothic ladies: Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates, considerata una delle figure più rilevanti della narrativa americana contemporanea, nella sua produzione ha affrontato generi diversi, dal realismo sociale al neogotico.
Ritenuta anche una delle figure di spicco della letteratura gotica e horror contemporanea, ha vinto un  Bram Stoker Award per romanzo Zombie e un altro per la raccolta Black Dahlia and White Rose: Stories.
Pur essendo indiscutibilmente versatile ed eclettica nella scelta dei generi (oltre che sorprendentemente prolifica), si possono ritrovare dei temi ricorrenti nelle sue opere, come la violenza, l'ipocrisia e i drammi nascosti dietro la facciata perbenista borghese americana e la condizione femminile oppressa dalla società.



Joyce Carol Oates nasce Lockport nello stato di New York il 16 giugno del 1938.  Frequenta la Syracuse University e la University of Wisconsin dove conosce il suo futuro marito, Raymond Smith.
Nel 1977 inizia a lavorare come insegnante di scrittura creativa presso la University of  Princeton. Dal 1978 entra a far parte dell’Academy of Arts and Letters.
La sua carriera letteraria è costellata da numerosi riconoscimenti da parte della critica tra i quali dobbiamo ricordare la vittoria del National Book Award, del PEN/Malamud Award, del Prix Femina Etranger, del Common Wealth Award for Distinguished Service in Literature, del The Kenyon Review Award for Literary Achievement e del ChicagoTribune, Lifetime Achievement Award.
Il suo romanzo Per cosa ho vissuto è inoltre arrivato finalista al prestigioso Premio Pulitzer.
Tra le sue pubblicazioni dobbiamo ricordare Zombie (1996), Perché sono uomini (1998), Nel buio dell’America (1999), Figli randagi (2000), Un’educazione sentimentale (2001), Bestie (2002),  Acqua nera (2002), L’età di mezzo (2003) , Ragazze cattive (2004), Storie americane (2005), La ballata di John Reddy Heart (2005), Sexy (2006), Tu non mi conosci (2006), Una famiglia americana (2006), La madre che mi manca (2007), Sorella, mio unico amore (2009).

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