Wes Craven, creatore di cult horror
come L'ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi,
Nightmare e Scream, è morto ieri, nella sua casa a Los
Angeles, a 76 anni per un cancro al cervello.
Il suo horror predilige gli ambienti
quotidiani e si cela lì dove meno lo si aspetta.
Come ha affermato il regista:
Sono interessato a spaventare la gente a un livello profondo, non solo a farla saltare sulla sedia... I miei primi due film hanno fatto a pezzi tutti i luoghi comuni riguardanti le idee di come andava trattata la violenza al cinema. Prima la violenza cinematografica era gentile e pulita; io l'ho resa dolorosa, prolungata, scioccante e molto umana. E sono io che ho reso umani gli assassini.
Nato a Cleveland il 2 agosto 1939, si
laurea in lettere e filosofia alla Johns Hopkins University.
Si appassiona in seguito di cinema e,
pur trovando un lavoro stabile come insegnante alla Johns Hopkins,
decide poco dopo di abbandonare l'insegnamento per dedicarsi
all'attività cinematografica, facendo il tuttofare in una piccola
casa di produzione.
Ispirandosi a Ingmar Bergman, il suo
regista preferito, nel 1972
gira il suo primo vero film, L'ultima casa a sinistra,
pellicola exploitation ispirata al classico del regista svedese La
fontana della vergine. Pur girato con un budget esiguo, il film
ha un certo impatto sul pubblico dell'epoca, specie per il suo stile
realistico e sanguinario, estremo e cinico; ma non mancano le
reazioni negative, specie da parte della critica che definisce il
film "cinematograficamente inetto". A tutt'oggi, Craven si
rifiuta di rivedere quest'opera, di cui quasi si pente, ma L'ultima
casa a sinistra acquisterà col tempo lo statuto di cult. Il
successo del film viene bissato, cinque anni dopo, dal successivo
Le colline hanno gli occhi, altra pellicola poi diventata di
culto.
Prima di Nightmare:
dal profondo della notte, Craven ha scritto e diretto
Benedizione mortale, una produzione Polygram Pictures per la
United Artists. Il film mette in scena omicidi diabolici sullo sfondo
dell'ambiente nel quale vivono le sette religiose del Midwest. Ha
anche diretto e sceneggiato Il mostro della palude con
Adrienne Barbeau e Louis Jourdan per la Avco-Embassy Pictures.
Nel 1984, il regista arriva all'apice
della fama con Nightmare - Dal profondo della notte, un film
ispirato fantasticamente ad un episodio di cronaca vera che darà
inizio ad una fortunatissima saga e lancerà il personaggio di
Freddy Krueger. In seguito, Craven gira numerosi film, tra cui Il
serpente e l'arcobaleno, ispirato alla vita dell'antropologo Wade
Davis, autore dell'omonimo libro.
In questo periodo Craven si dedica
anche alla televisione. È datato 1978 il film che il regista ha
diretto per la NBC TV, Summer of Fear, interpretato da Linda
Blair e Carol Lawrence.
È del 1996 un altro grande successo di
Craven, Scream, un horror da cui prendono spunto molti degli
attuali teenager-horror movie. Il film ha un grande successo di
pubblico, originando una saga che conta attualmente quattro episodi,
tutti diretti da Craven. Il regista, nel frattempo, aveva abbandonato
temporaneamente il genere horror con il film del 1999 La musica
del cuore, pellicola di genere drammatico interpretata da Meryl
Streep e Angela Bassett.
Dopo Cursed - Il maleficio (2004)
e Red Eye (2005), negli ultimi anni Craven si è dedicato
soprattutto alla produzione, producendo anche alcuni remake delle sue
pellicole più famose, quali Le colline hanno gli occhi di
Alexandre Aja (2006) e L'ultima casa a sinistra (2009) di
Dennis Iliadis.
Nel 2011 ha ripreso una delle saghe che
gli ha dato maggior successo, Scream: il 15 aprile 2011 è infatti
uscito Scream 4, primo capitolo di una prevista nuova
trilogia. Contrariamente alle intenzioni del regista, tuttavia, nel
2015 Bob Weinstein ha dichiarato che la saga non avrebbe visto più
altri episodi. Sempre nel 2015, il fortunato franchise creato dal
regista si sposta sul piccolo schermo: Craven è infatti produttore
esecutivo della serie televisiva Scream, trasmessa su MTV.
A proposito del suo rapporto con la
paura il regista, durante un'intervista per L'Unità, ha spiegato:
La paura è una delle emozioni più importanti che l'uomo possa provare. La paura ci salva la vita. Facciamo i conti con essa tutti i giorni, da quando nasciamo a quando moriamo. Ho avuto molte paure nella mia vita. Ne ho avuta tanta quando è morto mio padre e io avevo solo sei anni. Ora sono anziano, le uniche paure che mi rimangono sono quelle della malattia, per me e per i miei figli.
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