“Nessun luogo è senza
Genio”, erano soliti ripetere gli antichi. Un’affermazione che
ben si addice agli spazi plasmati dall’ingegno umano che hanno
saputo tener testa alle ingiurie del tempo, opponendovi la forza di
quel soffio vitale sconosciuto agli stessi artefici che ve lo
infusero attraverso il marchio emotivo delle loro esistenze. Come
quei microrganismi che, imprigionati per migliaia di anni in stato
d’ibernazione all’interno di cristalli salini, si riprodussero
una volta tornati a contatto con l’ambiente esterno, allo stesso
modo le memorie, le vibrazioni, l’atmosfera morale dell’epoca in
cui il “Genius loci”, l’anima del luogo, proliferò nelle
stanze e negli interstizi delle mura, si ridestano non appena l’aura
dei primi visitatori di quell’organismo architettonico ne stimola
le invisibili terminazioni nervose.
Con l’evento speciale
intitolato “SECRETA” ospitato all’interno della galleria di
tufo dell’Ostello il Castello, palazzo che dal 1565 si affaccia
sull’omonimo Largo nel borgo medioevale di Atessa, l’artista
“multimedianico” Alessandro Fantini, dopo le collettive di
Londra, Roma e Los Angeles, torna a esporre nel suo paese nativo,
proponendo una selezione di dipinti ad olio strutturata, per
l’appunto, intorno al tema delle implicazioni emotive della sfera
urbanistico-ambientale dell’uomo contemporaneo, con particolare
riguardo a quella sempre più convulsa e inquieta del territorio
locale.
Ad evocare il “genio
del luogo” saranno dunque “segreti pittorici e secrezioni
sonore”, ossia i quadri e le musiche elettroniche di sottofondo
composte dallo stesso artista, elementi estetici che dal 28 al 30
Marzo faranno da reagenti in un esperimento collettivo di “alchimia
spirituale”, nella cornice atemporale dell’antica dimora che da
poche settimane ha riaperto le sue sale al pubblico dopo un lungo
periodo di restauro, e che con questo evento inaugura ufficialmente
la sua nutrita agenda di appuntamenti culturali.
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