sabato 12 luglio 2014

12 LUGLIO 1876: NASCE MAX JACOB


Max Jacob, poeta, pittore, scrittore e critico francese, nasce a Quimper (Bretagna), il 12 luglio 1876.
Si iscrisse alla Scuola Coloniale di Parigi, che lasciò nel 1897 per la carriera artistica. Abitò su Boulevard Voltaire, dove divise l'appartamento con Pablo Picasso, che lo presentò a Guillaume Apollinaire, che lo introdusse a sua volta a Georges Braque. Sarebbe diventato stretto amico anche di Jean Cocteau, Christopher Wood e Amedeo Modigliani.
Conobbe ed incoraggiò anche l'artista Romanin, noto altrimenti come Jean Moulin, politico francese e futuro leader della resistenza all'invasione nazista.
Jacob, di origini ebraiche, sostenne di aver avuto una visione di Cristo nel 1909, motivo per cui si convertì al cattolicesimo. Tuttavia, nonostante le sue speranze, la sua nuova religione non riuscì a liberarlo dai suoi desideri omosessuali.
Noto comunque per il suo grave alcolismo, Jacob disse poi di essersi unito alla comunità artistica di Montparnasse per "peccare disgraziatamente".
Per un periodo, ebbe come segretario-amante Maurice Sachs, che aiutò nella sua carriera.
L'opera di Max Jacob è considerata un collegamento tra il simbolismo e il surrealismo, come si può facilmente comprendere dalla sua poesia in prosa
I suoi scritti comprendono anche il romanzo Saint Matorel (1911), le poesie Le laboratoire central (1921), e Le défense de Tartufe (1919), nel quale espone le sue convinzioni filosofiche e religiose.
Fu costretto a trasferirsi a Saint-Benoît-sur-Loire, dove si nascose durante l'occupazione del territorio francese da  parte della Germania nel corso della seconda guerra mondiale. Il fratello di Jacob, a causa delle origini ebraiche, fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Successivamente anche la sorella Mirthé-Léa ed il marito furono deportati ed uccisi dai nazisti.
Il 24 febbraio del 1944 anche Max Jacob fu arrestato dalla Gestapo e recluso nella prigione di Orléans. Fu poi trasferito nel campo di Drancy, in attesa del trasferimento in un campo di concentramento tedesco. Tale
trasferimento non avvenne perché, a causa di una malattia, forse una broncopolmonite, Max Jacob morì nel campo di Drancy il 5 marzo 1944.


Citazioni di Max Jacob.

Chi ha compreso una volta che cosa sia veramente il bello si è guastato per il futuro tutte le gioie che l'arte gli poteva dare. (da Art poétique)

Si nasce con un capolavoro dentro di sé, lo si manca per averlo voluto. (da Histoires littéraires)

Un vecchio non ha più vizi, sono i vizi che hanno lui. (da Le cornet à dés)

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