mercoledì 18 dicembre 2013
18 DICEMBRE 1839: NASCE EMILIO PRAGA
Emilio Praga, scrittore, poeta, pittore e librettista italiano nasce a Gorla, il 18 dicembre 1839.
Proveniva da un'agiata famiglia industriale, e la sua condizione sociale gli permise, tra il 1857 e il 1859, di compiere numerosi viaggi in Europa, durante i quali trascorse lunghi soggiorni a Parigi e si dedicò allo studio di Baudelaire, Victor Hugo, Alfred de Musset e Heinrich Heine.
Fu nella capitale francese che iniziò a dipingere, utilizzando la tecnica
dell'acquerello.
Tornato a Milano, cominciò a frequentare gli ambienti della Scapigliatura, divenendone uno dei maggiori esponenti e legandosi di amicizia con i fratelli Camillo ed Arrigo Boito. Ma dopo la morte del padre, e il dissesto finanziario dell'azienda familiare, non seppe adattarsi a un lavoro regolare e si diede all'alcool, abbandonandosi a una vita disordinata, costellata spesso dall'uso di sostanze stupefacenti.
In questo, tra gli scapigliati, fu quello che visse più autenticamente il modello del maledettismo (o del poeta maledetto) incarnato da Baudelaire. La separazione dalla moglie e poi il litigio con il figlio Marco (1873) accentuarono il suo malessere: morì in miseria, nel 1875, a soli 36 anni, distrutto
dai propri vizi.
Opere
Poesia
• Tavolozza, Milano, 1862
• Penombre, Milano, 1864
• Fiabe e leggende, Milano, 1867
• Trasparenze, Milano, 1878
Edizioni novecentesche
• Poesie, Milano, 1922 (raccolta completa dell'opera poetica)
Narrativa
• Le memorie del presbiterio, romanzo terminato da Roberto Sacchetti e pubblicato a Torino nel 1881 e a Milano nel 1940
Teatro
• Le madri galanti, Milano, 1863 (opera teatrale composta in collaborazione con Arrigo Boito)
Libretti per melodrammi
• I profughi fiamminghi, Milano, 1864, musicato da Franco Faccio
• L'avvocato Patelin, Milano, 1871, tratto dalla La Farce de Maître Pathelin (François Villon?), musicato da Achille Montuoro
• I promessi sposi, tratto da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, musicato da Amilcare Ponchielli
• Il viandante, tratto da Le passant di François Coppée, musicato da Giulio Litta Visconti Arese
• Atala, Milano, 1876, musicato da Giuseppe Gallignani
• Il conte di Montecristo, Milano, 1888, tratto dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas, terminato da Ferdinando Fontana, musicato da Raffaele Dell'Aquila
• Maria Tudor, Milano, 1879, tratto da Marie Tudor di Victor Hugo, musicato da Antônio Carlos Gomes
• Fantasma, musicato da Andrea Ferretto
Penombre
Noi siamo figli dei padri ammalati;
aquile al tempo di mutar le piume
svolazziam muti, attoniti, affamati,
sull'agonia di un nume.
Nebbia remota è lo splendor dell'arca,
e già all'idolo d'or torna l'umano,
e dal vertice sacro il patriarca
s'attende invano;
s'attende invano dalla musa bianca
che abitò venti secoli il Calvario,
e invan l'esausta vergine s'abbranca
ai lembi del Sudario.
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