domenica 21 settembre 2014

21 settembre 1866: nasce H.G. Wells


Herbert George Wells,  è stato un noto autore di fantascienza e uno degli iniziatori del genere.
Nacque a Bromley, nel Kent, il 21 settembre 1866. Era l'ultimo dei quattro figli di Joseph (Joe) Wells, giardiniere e in seguito negoziante e giocatore di cricket, e Sarah Neal, domestica..
La famiglia rientrava nel ceto della bassa borghesia e solo un'eredità permise loro di aprire un negozio nel quale vendettero porcellane e articoli sportivi, anche se tale attività non rese mai molto, infatti il padre, oltre al ruolo di negoziante, fu giocatore professionista di cricket per il Kent, dal quale ricevette, saltuariamente, diverse somme di denaro.
Nel 1874, in seguito ad un incidente che lo costrinse a letto con una gamba rotta, il dodicenne George Wells dimostrò interesse per la lettura, impegnando le sue giornate con i libri che il padre portava dalla Literary Institute, la biblioteca locale.
Nello stesso anno venne iscritto alla Thomas Morley's Commercial Academy.
Nel 1877 il padre si fratturò una gamba, ponendo fine alla sua carriera di cricker e alle entrate che contribuivano assieme a quelle del negozio al mantenimento della famiglia, obbligando i figli a cercare impieghi come apprendisti per poter così contribuire alle spese famigliari.
Nel 1880, all'età di quattordici anni, il giovane Wells svolse un infelice apprendistato presso il Southsea Drapery Emporium, un'impresa di tessuti a Windsor, dove lavorava tredici ore al giorno, e dormiva assieme agli altri apprendisti. I suoi successivi lavori lo videro impiegato come interno di scuola, commesso di farmacia e nuovamente come apprendista nel campo dei tessuti, fino al 1883. Le
esperienze che visse in questi momenti divennero fonte di ispirazione per due romanzi futuri, Kipps del 1905, e The Weels of Chance del 1896, nei quali vengono descritte le vite degli apprendisti nel campo tessile e le critiche riguardo alla distribuzione della ricchezza globale.
Il padre e la madre di Wells non andarono mai davvero d'accordo, infatti Joseph era un libero pensatore, mentre Sarah era protestante e quando tornò al suo lavoro di domestica a Uppark, le condizioni lavorative che le vennero imposte la portarono a non poter più dedicare tempo al marito e ai figli, costringendo entrambi a vivere una vita sempre più distaccata;
nonostante questo non divorziarono e non costruirono altre relazioni. Quanto a Wells, la serie di fallimenti sul piano lavorativo lo riportarono a Uppark per nuovo impiego.
Nel 1884 Wells torna faticosamente sui banchi di scuola e ottiene una borsa di studio presso il Royal College of Science and Technology di Londra. Qui per tre anni studierà tutte le materie scientifiche, entusiasmandosi in particolare per la nuova teoria darwiniana, di cui diventerà fervente sostenitore. Terminati gli studi diviene aiuto professore in una scuola a Holt, nel Galles settentrionale. Nel 1888 torna ad insegnare a Londra dove entra a far parte del corpo insegnanti della Henley House School e dove completa la sua formazione laureandosi a pieni voti in Zoologia nel 1890.
La sua attività di scrittore si origina però a partire da un'emorragia polmonare che, costringendolo a letto per molto tempo, lo induce a prendere carta e penna e a mettere nero su bianco, a fianco di articoli a sfondo saggistico che andava scrivendo per giornali e riviste (nel 1893 sforna anche un manuale di biologia), le fantasie che da un po' andavano formandosi nella sua fervida mente.
Nel 1895 riesce a pubblicare contemporaneamente un volume di racconti, Il bacillo rubato e altri incidenti e i capolavori La macchina del tempo e La visita meravigliosa. E fu subito un grande successo strepitoso. Lo stesso anno sposa Amy Catherine Robbins, che era stata sua allieva (Wells si era già sposato nel 1891 con la cugina, ma il matrimonio fu annullato).
La serie di romanzi continua praticamente a ritmo serrato e vengono così alla luce in rapida successione L'isola del dr. Moreau, L'uomo invisibile, La guerra dei mondi, Il primo uomo sulla Luna e altri ancora, la cui diffusione lo renderanno autore di fama mondiale.
Raggiunta così la grande notorietà e il benessere economico, H.G. Wells comincia a rivedere il suo atteggiamento e le tematiche da lui affrontate in un'ottica diversa. Anche a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, comincia ad interessarsi alla politica e a formulare idee particolari sulla costituzione di uno "Stato universale" (aderì ad una corrente socialista chiamata "fabianesimo" e riuscì persino ad esporre personalmente le proprie idee a Roosevelt e Stalin).
Di quest'epoca sono quattro saggi nei quali espone le sue teorie, e due romanzi utopici nei quali ci sono visioni del futuro in chiave positiva. Il vecchio Wells vedeva la Scienza come un oscuro e misterioso potere negromantico di difficile controllo e di incerte conseguenze; adesso la Scienza viene vista come mezzo per migliorare le condizioni umane e attraverso la quale ricercare il Bello, il Vero e il Giusto.
Questa visione ottimistica verrà purtroppo offuscata di nuovo con l'avvento del nazismo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. I suoi ultimi scritti ci fanno infatti tornare in mente il Wells delle origini: con Il destino dell'Homo Sapiens (scritto nel 1939) e Mente agli sgoccioli (del 1945) l'autore sembra condannare definitivamente l'umanità verso la fine senza possibilità di salvezza.
Tormentato da queste oscure visioni H.G. Wells muore a Londra il 13 agosto 1946. Due crateri, uno sulla Luna e l'altro su Marte, sono stati battezzati "Cratere Wells" in suo onore.


Citazioni di H.G. Wells

Gli uomini, infinitamente soddisfatti di se stessi, percorrevano il globo in lungo e in largo dietro alle loro piccole faccende, tranquilli nella loro sicurezza d'esser padroni della materia. Non è escluso che i microbi sotto il microscopio facciano lo stesso. (La guerra dei mondi).

Mediante il tributo di milioni di morti, l'uomo ha conquistato il suo diritto di vita sulla terra, ed essa è sua contro chiunque venga per conquistarla.(La guerra dei mondi)

Un animale può essere feroce e anche astuto, ma per mentire bene non c'è che l'uomo. (L'isola del Dr. Moreau)

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