sabato 22 novembre 2014

22 novembre: auguri a Terry Gilliam


Auguri a Terry Gilliam  (nato Terrence Vance Gilliam), regista, sceneggiatore, attore, animatore, scrittore, produttore cinematografico e scenografo statunitense naturalizzato britannico, nato a   Minneapolis, il 22 novembre 1940.
A dieci anni si trasferisce con la famiglia in California. Dopodiché si iscrive alla facoltà di Fisica per abbandonarla poco dopo e cominciare a frequentare i corsi di Scienze Politiche. La sua passione per il disegno si fa notare fin da subito; sta per terminare il college quando spedisce i suoi fumetti alla rivista "Mad" di New York che lo assume come illustratore.
Nel 1968 viene chiamato a combattere in Vietnam ma la sua indole artistica e le sue convinzioni pacifiste gli fanno rifiutare le armi e ad emigrare in Inghilterra. Qui comincia a lavorare per alcuni programmi televisivi come cartoonist e altri diversi incarichi; nel nuovo ambiente conosce molte persone di spettacolo tra le quali Graham Chapman, John Cleese, Michael Palin, Terry Jones ed Eric Idle, i fondatori del gruppo teatrale Monty Python.
Gilliam contribuisce alla nascita del Flying Circus (1969), serie televisiva che si basa sull'alternarsi di gag comiche e sketch animati realizzati con la tecnica del cut out. La serie, trasmessa dalla BBC, durò per 4 stagioni consecutive (45 episodi ciascuna) riscuotendo un successo enorme e dando il via ad una collaborazione (quella dei Monty Python) che rivoluzionerà le basi del disegno animato sia dal punto di vista formle che contenutistico. Sul set conosce Maggie Weston che diventerà sua moglie nel 1973, compagna di vita che lo sosterrà sempre nella sua lunga carriera cinematografica.
Nel 1974 veste il nuovo ruolo di regista assieme al collega Terry Jones e realizza Monty Python, primo lungometraggio comico che si prende gioco della Storia e raccoglie una serie di gag esilaranti che hanno il gusto del grottesco e del no-sense. Nel 1979 Gilliam cambia nuovamente ruolo e diventa attore nel secondo film collettivo dei Monty Python Brian di Nazareth (diretto da Terry Jones) e nel più famoso Il senso della vita (1983), satira scanzonata dell'esistenza che affronta temi importanti come la morte, il lavoro, la salute o la nascita in un flusso di coscienza fatto di sketch uno di seguito all'altro.
Dopo lo scioglimento del gruppo (ogni componente prenderà strade diverse e non si riuniranno più se non in occasione dei festeggiamenti per il trentennale della loro formazione), Gilliam sceglie definitivamente la strada della regia cinematografica e con la stessa libertà creativa realizza Jabberwocky (1977), ambientato in un medioevo mai esistito. Dopo il viaggio nel passato de I banditi del tempo, comincia a scrivere la sceneggiatura di Brazil (rilettura di "1984" di George Orwell) che dirigerà nel 1985. Qui sperimenta con originalità l'adattamento cinematografico (il romanzo di partenza è solo una fonte d'ispirazione), e privilegia soprattutto la linea della satira e della dissacrazione.
Dopo Brazil, nel 1989 scrive Le avventure del Barone di Münchausen, opera in cui si mescolano effetti speciali sorprendenti (tra i quali un viaggio sulla luna e una caduta dentro un vulcano) e umorismo irriverente in un Settecento demenziale. Malgrado la distribuzione e la promozione del film, la storia dello strampalato barone non riscuote il dovuto successo e finisce per diventare un flop al botteghino.
Ma la creatività di Gilliam trova il riscontro meritato nel 1991, quando realizza La leggenda del re pescatore (Oscar all'attrice non protagonista Mercedes Ruehl): storia di un'amicizia tra un dj radiofonico (Jeff Bridges) di New York e un professore di storia (Robin Williams) che trascorre le sue giornate come un barbone alla ricerca del Santo Graal tra le vie della metropoli.
Dalla commedia drammatica passa alla fantascienza de L'esercito delle dodici scimmie (1995) con Bruce Willis e Brad Pitt protagonisti di un futuro nero, devastato da un virus mortale che ha costretto gli uomini a vivere sottoterra.
Due anni dopo esce Paura e delirio a Las Vegas: l'avvocato Benicio Del Toro e il giornalista Johnny Depp viaggiano (con un trip mentale più che geografico) su una decappottabile da Los Angeles a Las Vegas.
Nel 2001 inizia le riprese di The Man Who Killed Don Quixote, storia di un pubblicitario finito per caso a diventare Sancho Panza, al servizio di Don Chisciotte nella Spagna del 1600. Dopo sei giorni di lavorazione e in seguito a numerosi ostacoli del destino (uragani, malattie e finanziamenti che non arrivano) Gilliam abbandona il progetto. Ma i filmati del backstage diventano un documentario: è così che esce Lost in La Mancha (di Keith Fulton e Louis Pepe), testimonianza di un progetto fallito che esprime allo stesso tempo la magia che si nasconde dietro al cinema e mostra come si muove il genio visionario di Terry Gilliam.
Il regista si riprende nel 2005 con I fratelli Grimm e l'incantevole strega e Tideland - Il mondo capovolto.
L'ultima immaginifica e suggestiva opera è Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, film che vedeva l'attore australiano Heath Ledger nel ruolo del protagonista Tony.
Il 22 gennaio 2008, la produzione è stata interrotta a causa della morte del giovane attore, e solo dopo un periodo di inattività, Gilliam ha deciso di sostituire Ledger con Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell.
L'ultima sua fatica è The Zero Theorem,  ambientato in un futuro distopico, in arrivo nelle sale italiane nel 2015.

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