lunedì 3 novembre 2014

3 novembre: auguri a Pupi Avati


Auguri a Pupi Avati, all'anagrafe Giuseppe Avati, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano, nato Bologna, il 3 novembre 1938, figlio di un antiquario bolognese e fratello maggiore di Antonio, sceneggiatore e produttore.
Inizialmente tenta una carriera nel jazz: dal 1959 al 1962 fa parte della Doctor Dixie Jazz Band come clarinettista, ma rinuncia dopo l'ingresso nella band di Lucio Dalla.
Successivamente per quattro anni lavora come rappresentante della Findus surgelati, quelli che descrive come i quattro anni peggiori della sua vita. Illuminato dalla visione didi Federico Fellini, tenta la strada del cinema. Nel 1970 ottiene da un misterioso imprenditore i finanziamenti per girare due film: Balsamus, l'uomo di Satana e Thomas e gli indemoniati, due horror grotteschi.
Dopo aver collaborato alla sceneggiatura di Salò o le 120 giornate di Sodoma, l'ultima fatica di Pier Paolo Pasolini (anche se per questioni di diritti, pur essendo stato pagato, non risulta accreditato), dirige il suo terzo lungometraggio, dal titolo La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975), seguito da La casa dalle finestre che ridono (1976), un altro giallo-horror di buon livello che con gli anni è divenuto un vero e proprio film di culto per gli appassionati del cinema dell'orrore. Avati ritorna a questo genere, che sembra proprio adattarsi alla sua personalità, potendo però disporre di budget superiore e di una troupe in cui si può notare la presenza, come sceneggiatore, di Maurizio Costanzo.
Nel 1977, esce Bordella, musical demenziale censurato all'uscita, che vede tra gli interpreti anche Christian De Sica, allora giovanissimo. Nello stesso anno, Avati ci presenta il film grottesco Tutti defunti... tranne i morti che non convince pienamente la critica e il pubblico pur essendo di un livello superiore al precedente lungometraggio.
Nel 1978 il nome di Pupi Avati diviene noto al grande pubblico in seguito alla messa in onda sulla RAI dello sceneggiato Jazz Band, che racconta la storia della Doctor Dixie Jazz Band, seguito da Cinema!!! ed altri tre lavori televisivi di Avati.
Nel 1980 scrive Macabro, film che segna l'esordio alla regia di Lamberto Bava.
Nel 1983, il regista bolognese passa alla commedia, dirigendo Una gita scolastica, ma ritorna al thriller-horror con Zeder, giudicato una fra le sue migliori opere dai cultori del genere. Dopo Impiegati (1984), è nuovamente alla regia di un altro lungometraggio, Regalo di Natale (1986), che avrà poi un seguito nel 2004 intitolato La rivincita di Natale. Vengono poi i successivi Storia di ragazzi e di ragazze (1989), Bix (1991), il thriller L'amico d'infanzia (1993) e  l'horror L'arcano incantatore (1996) con Stefano Dionisi.
Nel 1997 gira Il testimone dello sposo e nel 1999 La via degli angeli. Nel 2003 dopo un periodo di pausa, dirige il sentimentale Il cuore altrove.
Nel 2005 porta sullo schermo la commedia romantica Ma quando arrivano le ragazze? e dirige Antonio Albanese, Katia Ricciarelli, Marisa Merlini, Angela Luce e Neri Marcorè in La seconda notte di nozze. Nel 2007 è la volta di La cena per farli conoscere, con Diego Abatantuono e Il nascondiglio, nuova incursione avatiana nell'horror, con Laura Morante nella parte di una donna italiana che rileva un inquietante edificio a Davenport, nello Iowa; nel 2008 di Il papà di Giovanna, nel 2009 di Gli amici del bar Margherita e nel 2010 di Il figlio più piccolo e Una sconfinata giovinezza.
Nel 2011 ha presentato in concorso alla Festa del cinema di Roma il film Il cuore grande delle ragazze.
Presiede la Fondazione Federico Fellini, nata nel 1995 in memoria del grande regista riminese, che aveva esercitato grande influenza sullo stesso Avati e che gli era divenuto amico negli ultimi anni di vita.  Nel settembre 2014 vince il premio come miglior sceneggiatura dell'anno per il film con Sharon Stone e Riccardo Scamarcio Un ragazzo d'oro al Montreal World Film Festival in Canada.

 

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