giovedì 17 aprile 2014

17 APRILE: NASCE KAREN BLIXEN


Karen Christentze Dinesen, baronessa von Blixen-Finecke, scrittrice e pittrice danese, nota come Karen Blixen, nasce a Rungsted, il 17 aprile 1885, da una famiglia abbiente.
Il padre, Wilhelm Dinesen, proprietario terriero che partecipava alla vita politica del Paese, si suicidò quando lei aveva solo dieci anni.
Dal 1903 al 1906 frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Copenaghen, Parigi (1910) e di altre città d'Europa.
Nel 1907 scrive i suoi primi racconti sotto lo pseudonimo di Osceola, con il titolo Gli eremiti e L'aratore, mentre è del 1909 La famiglia de Cats. Nel 1912 visita anche Roma durante un viaggio col fratello Thomas.
Il 2 dicembre 1913 parte per l'Africa insieme al cugino, il barone svedese Bror von Blixen-Finecke, col quale nel frattempo si era fidanzata, con lo scopo di acquistare una fattoria, per vivere lontano dalla civiltà e provare nuove emozioni. Nel 1914 sposa il cugino Bror a Mombasa ed insieme acquistano una piantagione di caffè ai piedi delle colline di N'Gong, vicino a Nairobi, e vi si trasferiscono iniziando l'avventura da tanto tempo sognata.
Il matrimonio termina nel 1921 con il divorzio e Karen resta da sola a dirigere la piantagione che ormai è la sua ragione di vita. Una grande crisi del mercato del caffè la costringe però a chiudere la fattoria nel 1931 e a far ritorno quindi in Danimarca il 31 agosto dello stesso anno. Non tornerà mai più nella sua amata Africa e
si dedicherà con passione alla scrittura. Le resterà sempre però una grande nostalgia per la sua terra africana.
La Blixen collaborò col giornale di sinistra Politiken come corrispondente da Berlino durante l'anno 1940 e nel 1941 da Helsinki e scrisse Lettere da un paese di guerra.
Usando lo pseudonimo di Isak Dinesen scrisse il primo lavoro che le avrebbe portato il successo: Sette storie gotiche, una raccolta di sette racconti pubblicata sia in America che in Inghilterra nel 1934. Tre anni dopo, nel 1937, scrisse quello che sarebbe rimasto il suo capolavoro e col quale resterà famosa nel panorama letterario del XX secolo: La mia Africa, una sorta di diario dove racconta i suoi anni passati in Kenia.
Negli anni che trascorse in Danimarca la sua salute fu molto cagionevole e passò lunghi periodi in ospedale a causa di una grave malattia venerea, la sifilide, che aveva contratto dal marito propenso al tradimento. Negli ultimi anni di vita fu costretta a dettare i suoi romanzi alla segretaria a causa della malattia che non le consentiva di stare seduta. La fine arriverà il 7 settembre 1962, all'età di settantasette anni.


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