martedì 22 aprile 2014

22 APRILE: AUGURI A JACK NICHOLSON


Auguri a Jack Nicholson,  attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Neptune City (New Jersey), il 22 aprile 1937, da Donald Furcillo, uno showman statunitense di origini italiane, e da June Nicholson, studentessa statunitense di origini irlandesi, inglesi ed olandesi.
Jack Nicholson venne a conoscenza della verità sulla propria famiglia solo nel 1974, all'età di trentasette anni, grazie ad un giornalista del noto quotidiano Time, che stava facendo delle ricerche su di lui.
L'attore scoprì così di essere figlio di June Nicholson, la donna che aveva sempre creduto essere sua sorella, mentre quella che credeva fosse sua madre era in realtà sua nonna. Il vero padre di Nicholson era un alcolista di origini italiane, che abbandonò June subito dopo il parto, avvenuto quando la ragazza aveva 17 anni.
A diciassette anni decide di trasferirsi a Los Angeles, dove inizia la sua carriera nel mondo del cinema, partecipando ai corsi di arte drammatica di Jeff Corey, tenuti da Martin Landau.
Nel frattempo incontra e stringe amicizia con  Roger Corman, che gli permette di esordire sul grande schermo nel 1958 con un ruolo da protagonista in The Cry Baby Killer. Nel 1960, lavora ancora con Corman nel film La piccola bottega degli orrori.
Il primo successo arriva nel 1969 con Easy Rider, un film-manifesto per quegli anni. La sua interpretazione di George Hanson, ottiene una nomination all'Oscar come "miglior attore non protagonista".
Negli anni settanta non nasconde l'uso di stupefacenti, e si schiera politicamente contro la guerra del Vietnam, manifestando contro il governo statunitense.
Dopo Easy Rider diventa uno degli attori più richiesti ad Hollywood.  Nicholson  vince l'Oscar come migliore attore con Cinque pezzi facili e ottiene una nomination nel 1973 per L'ultima corvè.
Nel 1974 Nicholson interpreta il detective Jake "J.J." Gittes, accanto a Faye Dunaway, diretto da Roman Polanski in Chinatown,  la parte gli permette di vincere un Golden Globe come miglior attore protagonista e avere un'ennesima nomination agli Oscar.
Vincerà nuovamente l'Oscar per la straordinaria interpretazione di Randle Patrick McMurphy in Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman.
Dopo il successo del film, Nicholson è diretto da Elia Kazan in Gli ultimi fuochi e nel 1980 arriviamo ad una delle sue migliori interpretazioni di sempre: quella di Jack Torrance in Shining di Stanley Kubrick. Poi viene diretto da Warren Beatty in Reds (nomination all'oscar come migliore attore non protagonista)
finché non si arriva nel 1983 quando, diretto dall'amico James L. Brooks vince nuovamente il premio Oscar come miglior attore non protagonista per Voglia di tenerezza. Nel 1989 interpreta Joker nel film Batman di Tim Burton. Per questa interpretazione Nicholson guadagnò 60 milioni di dollari, entrando a far parte del
Guinnes World Record come l'interpretazione più pagata nel mondo del cinema.
Nel 1996 Nicholson collabora di nuovo con il regista Tim Burton nel film Mars Attacks!.
Nel 1997 viene nuovamente diretto da James L. Brooks in Qualcosa è cambiato, dove vince per la terza volta (record assoluto) il Premio Oscar.
Ritorna sulle scene nel 2001 con La promessa, diretto da Sean
Penn. L'anno successivo è il protagonista di A proposito di Schmidt, per il quale vince un Golden Globe e ottiene un'altra nomination agli Oscar.
L'anno dopo è protagonista di due commedie: Terapia d'urto di Peter Segal accanto ad Adam Sandler e Tutto può succedere - Something's Gotta Give di Nancy Meyers accanto a Diane Keaton.
Per un paio d'anni si riposa per poi tornare nel 2006, collaborando per la prima volta con Martin Scorsese, per The Departed.
Nel film Non è mai troppo tardi (2007) interpreta la parte di un vecchio e sarcastico miliardario Edward Cole, scopertosi malato terminale di cancro, dove ha per compagno di stanza d'ospedale Morgan Freeman, anch'egli malato terminale di cancro.
Nel 2010 torna sul grande schermo recitando in Come lo sai (How Do You Know), sotto la regia di James L. Brooks.

 

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