mercoledì 19 febbraio 2014

19 FEBBRAIO 1896: NASCE ANDRÉ BRETON


André Breton, poeta, saggista e critico d'arte francese, nasce a  Tinchebray, il 19 febbraio 1896. Il suo nome è conosciuto soprattutto per esser stato il fondatore del surrealismo.
È figlio di una famiglia della piccola borghesia cattolica francese, a cui viene imposta una rigida educazione da parte soprattutto della madre. Passa un'infanzia senza accadimenti particolari a Pantin (Seine-St-Denis), nella banlieue nord-est di Parigi.
Sin dagli anni del college, André Breton si appassiona di poesia (Baudelaire, Mallarmé, Huysmans e Rimbaud) e arti figurative (Gustave Moreau, Pierré Bonnard, Edourd Vuillard e Paul Signac). Nel 1914 s'iscrive al primo anno di medicina perché è interessato alla psichiatria e in particolar modo alle analisi freudiane.
Nel 1916 scrive il suo primo poema in prosa, Âge, che risente fortemente dell'influsso di Rimbaud. In questi anni conosce anche Jacques Vaché e Apollinaire.  È soprattutto l’amicizia con quest’ultimo ad influenzarlo notevolmente. Inizialmente, nel 1919, aderisce al dadaismo, fondando, nello stesso anno, insieme a Philippe Soupault e Louis Aragon la rivista «Littérature».
Nel 1924, pubblica il Manifesto del surrealismo, prima formulazione teorica del movimento di cui è il principale artefice e organizzatore. Seguendo il principio per cui il surrealista non deve fare "letteratura", si esprime nelle più disparate modalità: esperimenti di scrittura automatica, simulazioni di patologie del linguaggio, racconti tra sogno e realtà, poesie che conoscono momenti di gaiezza su un fondo di tenebra e delirio. Breton ritiene che la felicità non si possa ricercare quasi come fosse il risultato di una formula matematica. Ed è solo nel sogno che l'uomo è completamente libero e tutto è possibile.
Tra il '32 e il '40 Breton scrive alcuni dei suoi libri più importanti: I vasi comunicanti (1932), L'amore folle (1937), l'Antologia dell'humour nero (1937). Per paura dell’avanzata del nazi-fascismo Breton sceglie di lasciare la Francia e si rifuggia negli USA. Nel 1946 ritorna in patria e cerca di rilanciare il movimento surrealista ormai in lento ma inesorabile declino.
Gli ultimi anni della sua vita s'impegna contro la guerra d'Algeria e contro ogni piccola e grande ingiustizia. Si occupa inoltre della riedizione delle sue opere, s'interessa all'occultismo e ai giovani pittori e poeti che vanno a trovarlo.
André Breton muore il 28 settembre 1966 a Parigi ed è stato sepolto presso il cimitero des Batignolles. La sua tomba riporta il seguente epitaffio:
ANDRÉ BRETON 1896 - 1966 "Je cherche l'or du temps"

Citazioni di André Breton.

Il meraviglioso è sempre bello, anzi, solo il meraviglioso è bello. (dal Manifesto del surrealismo)
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove. (dal Manifesto del surrealismo)
La bellezza sarà convulsiva o non sarà. (da Nadja)

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