sabato 8 febbraio 2014

8 FEBBRAIO 1828: NASCE JULES VERNE


Jules Verne, scrittore francese, nasce a Nantes, l'8 febbraio 1828.
Figlio di Pierre Verne e di Sophie Allote de la Fuÿe, borghesi, Jules fu il primo di cinque fratelli.
Nel 1839, a 11 anni, fuggì di casa imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie; il padre magistrato lo ritrovò immediatamente a Paimbœuf.
Studiò retorica e filosofia al liceo di Nantes. Scrisse dei poemi e due tragedie in versi. Il giovane Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, un avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione. Per questo, non di propria volontà, concluso il liceo partì per Parigi dove portò a termine gli studi legali.
Nella capitale francese, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere Alexandre Dumas) e nella Biblioteca nazionale, informandosi e documentandosi - trascrivendo una infinità di appunti - su casi scientifici e storici.
Intorno al 1848 iniziò, assieme a Michel Carré, a scrivere libretti per operette.
Per alcuni anni la sua attenzione si divise tra il teatro e il lavoro, ma alcune storie di viaggi che scrisse per il Musée des Familles gli rivelarono il talento per la scrittura di opere d'immaginazione.
Nel 1850 abbandonò definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura. Scrisse commedie e tragedie per il teatro, sia pure con scarso successo (uno dei titoli che si ricorda è Pailles rompues, Le paglie rotte). Altri scritti compaiono sul Musée des familles: Les Premiers navires de la marine mexicaine e Un Drame dans les airs nel 1851. Nel 1852 Jules Verne divenne segretario del Théâtre Historique (vecchio nome del Théâtre Lyrique, ora Théâtre de la Ville), per poi passare all'Opéra-Comique.
Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni economiche; il matrimonio gli avrebbe garantito una sufficiente indipendenza finanziaria.
All'età di trentacinque anni, nel 1862, intraprese la carriera di scrittore, carriera che continuò fino al 1905. A tale anno risale anche la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo di Verne si dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel, il quale, dopo aver pubblicato nel 1863 un suo primo volume di racconti Cinque settimane in pallone, ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare l'impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Il romanzo Cinque settimane in pallone era ispirato alle imprese pionieristiche dell'amico fotografo Nadar, che nel 1863 aveva costruito un enorme pallone aerostatico, Le Géant ("Il gigante"); il fallimento del progetto convinse Nadar che il futuro dell'aeronautica sarebbe appartenuto ai mezzi più pesanti dell'aria, istituendo un'associazione per la loro promozione, della quale Verne era segretario. Lo scrittore si ispirò all'amico Nadar per il personaggio di Michel Ardan del romanzo
Dalla Terra alla Luna (1865).
Nel 1864 Jules Verne consacrò un tributo a Edgar Allan Poe (Edgar Poe et ses oeuvres).
Il 16 marzo 1867, in compagnia del fratello Paul, si imbarcò sul piroscafo Great Eastern (la più grande nave del mondo) a Liverpool, esperienza da cui ricavò il romanzo Una città galleggiante (1870).
Nello stesso anno termina uno dei suoi romanzi più famosi, 20.000 leghe sotto i mari. Nel 1873 pubblicò il romanzo Il giro del mondo in 80 giorni, grazie al quale acquistò l'anno successivo lo yacht Saint-Michel II. Nel 1878 navigò da Lisbona ad Algeri sul Saint-Michel III.
Meticoloso nel lavoro di ricerca a tavolino, fra le sue molteplici attività letterarie e di viaggio Verne riuscì a trovare anche il tempo per completare un'opera geografica; raccolse inoltre dati scientifici sempre nel campo della geografia, della zoologia, della fisica, della chimica e della tecnologia: il suo indice a schede arrivò a comprendere più di ventimila voci.
Nel 1886 iniziò per Verne quello che lui stesso indicò come il "periodo nero" della sua vita. Si susseguirono le morti di persone molto vicine a lui, tra cui l'editore Hetzel.
Inoltre Jules Verne fu costretto a terminare i suoi giorni su di una carrozzella, in seguito all'attentato da parte del nipote Gaston, con problemi psichici, che gambizzò lo scrittore.
Tuttavia lo scrittore non perse la sua inventiva, ma certamente cambiò le tematiche dei suoi romanzi, che si fecero più complesse, più oscure e meno adatte ad un pubblico infantile, così come cambiò anche lo stile.
Ciò si nota in opere di questo periodo come Robur il conquistatore e Il castello dei Carpazi. Le opere successive al 1892 sono sempre più caratterizzate dal pessimismo e dall'amarezza di Verne per il genere umano, e sempre più spesso si mette in guardia dall'uso malefico che può essere fatto della scienza (come ne Il padrone del mondo, seguito di Robur, ormai folle dalla sete di potere).
Verne morì nel 1905 ad Amiens, a settantasette anni di età, ormai quasi cieco, sofferente di diabete e colpito da paralisi.
Molte sue opere, rimaste inedite, furono fatte pubblicare dopo la sua morte dal figlio Michel, in forma probabilmente riadattata.


Citazioni di Jules Verne.

Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola. (I poteri magici)

La scienza [...] è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità. (Viaggio al centro della terra)

Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di una cosa seria come una scommessa. (Il giro del mondo in 80 giorni)
















































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