mercoledì 19 febbraio 2014

19 FEBBRAIO: AUGURI A GIANFRANCO DE TURRIS


Auguri a Gianfranco De Turris, giornalista, saggista e scrittore italiano, ritenuto uno dei più
importanti studiosi italiani della letteratura del fantastico in Italia, nato a Roma, il 19 febbraio 1944.
Già Vice-caporedattore del Giornale radio Rai per la cultura, attualmente ricopre la carica di consulente editoriale per le Edizioni Mediterranee di Roma. È inoltre segretario della Fondazione Julius Evola per conto della quale cura tutte le ristampe dei libri del noto filosofo tradizionalista. È ideatore ed editorialista del programma di RAI Radio1 L'Argonauta, in onda dal 2004.
Negli anni sessanta cura la sezione narrativa della rivista Oltre il cielo. Fin dagli anni settanta è autore di numerosi saggi e libri sulla letteratura fantastica, in particolare su J. R. R. Tolkien e H. P. Lovecraft, nonché direttore di L'Altro Regno, nota rivista di critica fantascientifica edita fino alla fine degli anni ottanta. È stato inoltre presidente del Premio J.R.R. Tolkien per tutte le tredici edizioni dal 1980 al 1992.
La sua attività giornalistica comprende collaborazioni con L'Italiano, Linea, Secolo d'Italia, il Tempo, L'Italia che scrive, Roma, Dialoghi, Liberal, Giornale d'Italia, L'Indipendente, Prospettive nel Mondo, la Destra, Area e Intervento.
Nell'ambito del fumetto collaborò per anni alla rivista Linus diretta da Oreste Del Buono.
A Gianfranco De Turris vengono attribuiti i seguenti pseudonimi: Corrado Federici, Futur, Spartaco Proietti, Robot Bis, Tris.
De Turris ha scritto la prefazione a due opere di Gianluca Casseri, successivamente divenuto lo spree killer di due senegalesi nella strage di Firenze del dicembre 2011. Per queste prefazioni (nelle quali non è espressa alcuna forma di apprezzamento per le tesi antisemite), il giornalista televisivo Gad Lerner ha chiamato in causa De Turris nella trasmissione L'Infedele e sul proprio blog.
Per l'associazione sindacale giornalistica Lettera 22 la polemica sollevata da Lerner è stata una «pretestuosa
aggressione mediatica», sollevata da «alcuni nostalgici della caccia alle streghe, come Articolo 21, Micromega, Liberazione e perfino qualche deputato del Pd».

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