lunedì 3 febbraio 2014

3 FEBBRAIO: AUGURI A PAUL AUSTER


Auguri a Paul Auster, scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore
cinematografico statunitense, nato a Newark, nel New Jersey, il 3 febbraio 1947, da famiglia benestante. Dopo un breve periodo di felice idillio familiare la madre, di tredici anni più giovane del marito, comprende che il matrimonio è destinato a fallire ma, rimanendo incinta di Paul, decide di non romperlo.
Auster cresce nei sobborghi di Newark; quando ha tre anni, nasce una sorellina che purtroppo in seguito manifesterà gravi problemi psicologici, al punto che i familiari saranno costretti a farla interdire.
Nel 1959 i suoi genitori acquistano una grande casa prestigiosa, nella quale il giovane Paul trova numerose casse di libri lasciate da uno zio girovago che aveva viaggiato parecchio per l'Europa; si getta a capofitto in quel tesoro, legge entusiasticamente di tutto e comincia ad amare la letteratura: è quello il periodo in cui inizia a scrivere poesie, ed ha solo dodici anni.
Il suo ultimo anno al liceo è anche quello in cui la famiglia si smembra: i genitori di Auster divorziano e Paul e la sorella vanno a vivere con la madre. Non partecipa alla consegna del diploma: "Mentre i miei compagni di classe indossavano il tocco e la toga e ricevevano i loro attestati, io ero già dall'altra parte dell'Atlantico". Così per due mesi e mezzo vive a Parigi, in Italia, in Spagna ed in Irlanda, in cui si reca solo per "ragioni che c'entravano unicamente con James Joyce".
Tornato in America in settembre frequenta il college alla Columbia University. Nel 1966 inizia a frequentare la donna che poco più tardi sposerà, la collega Lydia Davis. Suo padre, insegnante di letteratura, presenta Auster allo scrittore francese Ponge.
Nel 1967 si iscrive al Junior Year Abroad Program della Columbia, che prevede il soggiorno per un anno all'estero durante il terzo anno di college; Auster sceglie come meta Parigi. Nel 1968 ritorna alla Columbia: scrive articoli, recensioni di libri, poesie utilizzando spesso degli pseudonimi come ad esempio quello di Paul Quinn.
Dopo essersi laureato nel 1970, lascia gli Stati Uniti e si imbarca come marinaio su una petroliera, la Esso Florence.
Nel 1977 diviene padre di Daniel e si trasferisce con la famiglia in campagna. Purtroppo però i soldi scarseggiano, e Paul – che ha ormai poco tempo per scrivere - si cimenta in diversi lavori, inventando addirittura un gioco di carte denominato "Action baseball", e presentandolo alla Fiera del Giocattolo di New York (ma ottenendo scarsissimi risultati).
Nel 1978 arriva il divorzio e la morte di suo padre, che lo spingerà a scrivere nel 1982 "The Invention of Solitude", un libro di memorie.
I quattro anni successivi al 1978 sono quelli decisivi: incontra la donna della vita, la collega Siri Hustvedt da cui avrà una figlia, Sophie, ed inizia a pieno titolo la carriera di scrittore.
Il successo arriva nel 1987, con la pubblicazione di "The New York Trilogy" e Paul Auster diviene uno dei più apprezzati scrittori contemporanei a livello internazionale, riuscendo ad avere ruoli di primo piano non solo in ambito propriamente letterario, ma anche ad Hollywood, con i film "The Music of Chance", "Smoke, Blue in the Face" e "Lulu On The Bridge".
Auster guadagna fama per una serie di tre romanzi polizieschi vagamente collegati tra loro, pubblicati collettivamente come Trilogia di New York. Questi libri non sono romanzi polizieschi tradizionali organizzati intorno ad un mistero e ad una serie di indizi. Piuttosto, egli usa la forma poliziesca per risolvere i problemi esistenziali e le questioni di identità, lo spazio, la lingua e la
letteratura, creando la sua stessa forma postmoderna (e critica postmodernista) distintiva nel processo.
La ricerca dell'identità personale, del senso e del significato della propria esistenza è permeata nelle pubblicazioni successive di Auster, molte delle quali si concentrano fortemente sul ruolo della coincidenza e degli eventi casuali (La musica del caso) o ancor più, le relazioni tra persone e i loro coetanei e l'ambiente (Il libro delle illusioni, Moon Palace). Gli eroi di Auster si trovano spesso costretti a operare come facenti parte di progetti imperscrutabili e fuori dalla realtà di qualcun altro.

Citazioni di Paul Auster

Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza. (da L'arte della fame)

Ho capito che i libri non sono mai finiti, che è possibile per alcune storie continuare a scriversi senza il loro autore. (Il taccuino rosso)

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