Paul Gauguin, pittore francese, nasce a Parigi, il 7 giugno 1848, secondogenito del giornalista liberale, originario di Orléans, Clovis Gauguin e di Aline Marie Chazal, figlia dell'incisore francese André Chazal e della scrittrice peruviana Flora Tristán, socialista, femminista ante-litteram e sostenitrice dell'amore libero.
L'avvento al potere di Napoleone III convince Clovis Gauguin ad abbandonare la Francia e a trasferirsi con la famiglia in Perù: egli muore il 30 ottobre 1849 durante il viaggio in piroscafo: la vedova e i figli Paul e Marie Marceline sono ospiti a Lima della famiglia materna. Alla morte, avvenuta ad Orléans nel 1855, del nonno paterno Guillaume, che lascia eredi Aline Chazal e i suoi figli, la famiglia ritorna in Francia, ospiti dello zio Isidore Gauguin.
A Orléans, Paul studia nel Petit-Séminaire dal 1859 e nel 1865 partecipa al concorso per entrare nella scuola navale, ma non supera l'esame. Il 7 dicembre s'imbarca allora come allievo pilota in un mercantile che viaggia da Le Havre a Rio de Janeiro: a questo, seguono altri viaggi finché, dopo la morte della madre, avvenuta nel 1867, il 26 febbraio 1868 si arruola nella marina militare, prestando servizio a bordo della corvetta Jéröme Napoleon e partecipando alla successiva guerra franco-prussiana.
Smobilitato, nel 1871 si stabilisce a Parigi dove, attraverso la raccomandazione del tutore Gustave Arosa, che è anche un collezionista d'arte, s'impiega nell'agenzia di cambio Bertin: qui conosce il pittore Émile Schuffenecker. È in questo periodo che, autodidatta, inizia a dipingere, ospite del tutore nella sua proprietà di Saint-Cloud, insieme con la figlia di questi, Marguerite Arosa.
Nel 1873 conosce a Parigi e sposa Mette Sophie Gad, una cittadina danese, allora governante e dama di compagnia della moglie del futuro (1875-1894) Presidente del Consiglio danese Jacob Estrup, dalla quale avrà cinque figli: Émile, Aline, Clovis, Jean-René e Paul, chiamato anche Pola. Anche Jean-René e Pola seguiranno, dopo la morte del padre, la carriera artistica.
Frequenta l'Accademia Colarossi e conosce Camille Pissarro, pittore impressionista francese, che gli da consigli importanti che influenzeranno il suo modo di dipingere. In questo periodo acquista tele impressioniste e espone una sua opera paesaggistica presso il Salon di Parigi. In questo periodo realizza numerose opere, tra cui "Etude de nu ou Suzanne cousant". Nei suoi dipinti, uno dei soggetti più rappresentati è quello delle nature morte, in cui trae ispirazione da Claude Monet e dal suo stile pittorico.
Nel 1883 lascia il suo lavoro impiegatizio per dedicarsi completamente alla pittura, non ottenendo però dei grandi successi. In questa circostanza decide di vendere tutta le sue opere per mantenere economicamente la sua famiglia.
Dopo aver esposto delle opere in occasione dell'ultima mostra organizzata dal movimento impressionista tre anni dopo, lascia la famiglia in Danimarca, per trasferirsi in Bretagna, regione francese.
In questo periodo realizza numerosi dipinti presso Pont Aven, uno dei luoghi della regione in cui si reca spesso. In questo periodo conosce anche i fratelli Theo e Vincent Van Gogh. Nei due anni successivi parte alla volta di Panama insieme al pittore Charles Laval e poi si reca nella Martinica. Al suo ritorno in Francia, trascorre un breve periodo ad Arles con Vincent Van Gogh. Grazie all'arrivo di Paul Gauguin, lo stato di salute mentale di Van Gogh migliora sensibilmente. Questo miglioramento di salute dura poco, perché il pittore olandese il 23 dicembre 1888 si taglia una parte dell'orecchio con un rasoio. In questa drammatica circostanza, Gauguin lascia Arles.
Continua a dedicarsi alla sua attività artistica e una delle opere che realizza in questo periodo è "La visione dopo il sermone", in cui utilizza uno stile pittorico simbolista, rompendo definitivamente con l'impressionismo. Il suo grande estro creativo lo induce a dipingere delle nuove tele come "Le Christ Jaune", "La Belle Angèle" e "le Calvaire breton", in cui l'influenza dello stile pittorico di Vincent Van Gogh è molto evidente.
Tra il 1889 e il 1890 torna in Bretagna e l'anno dopo parte alla volta di Tahiti, dove riesce a vendere uno dei suoi quadri, "La Belle Angèle". Durante questo suo soggiorno prova un grande interesse per la cultura maori e per le sue usanze, dipingendo nelle sue tele scene di vita quotidiana e le persone del luogo. Tra le tele che dipinge in questo periodo si ricordano "Paroles du diable" e "La Fille à la mangue".
Nel giugno 1893 lascia Tahiti per far ritorno in Francia. Qualche mese dopo espone quarantuno opere realizzate durante il soggiorno tahitiano, tre tele dipinte in Bretagna e alcune sculture presso la Galleria d'arte francese di Paul Durand-Ruel. Non ottiene un giudizio artistico positivo dalla critica francese in merito alle sue opere tahitiane, per cui rimane molto deluso.
Nel luglio 1895 si reca a Paapete, nell'isola di Tahiti, dove si stabilirà fino al 1901. In quello stesso anno lascia Tahiti, per trasferirsi definitivamente nelle Isole Marchesi. Morirà l'8 maggio 1903 a Hiva Oa, a causa della sifilide.
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