lunedì 17 novembre 2014

17 novembre: auguri a Martin Scorsese


Auguri a Martin Scorsese, regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York, il 17 novembre 1942, nel quartiere di Corona nel Queens, da Luciano Charles Scorsese e Caterina Cappa. I suoi nonni emigrarono dalla Sicilia, per la precisione da Polizzi Generosa e da Ciminna, in provincia di Palermo, agli inizi del XX secolo. Dopo i primi anni di vita nel Queens la famiglia di Scorsese in seguito a controversie con il proprietario della casa dove vivono in affitto si vedono costretti a tornare a Manhattan, in Elizabeth Street, una delle vie principali della cosiddetta "Little Italy", quartiere dove Scorsese vive una travagliata adolescenza a causa del suo forte asma e della sua piccola stazza, che non gli permettono di inserirsi nelle bande della zona. Parallelamente a questo suo emarginamento sviluppa una passione per il cinema, in particolare quello neorealista e western, e una forte credenza religiosa, arrivando a dire che gli unici luoghi in cui si sentisse davvero a suo agio fossero la chiesa e il cinema. L'asma procurò non pochi problemi a Scorsese, impedendogli anche di praticare attività sportive. Dato che non possiede una cinepresa disegna storyboard di film immaginari fin dalla pre-adolescenza, mostrando i disegni solamente al suo migliore amico.
Verso il 1956 studia per diventare prete, ma cambia presto idea non riuscendo a conciliare la vita di religioso con i propri ritmi, e nel 1960 si iscrive al corso di cinematografia della New York University, dove dirige i suoi primi cortometraggi in 16 mm, tra cui La grande rasatura,  nel quale un ragazzo si fa la barba insanguinandosi di tagli, fino a recidersi la gola; il corto diventerà un simbolo per un'intera generazione di cineasti della New Hollywood, e sarà alla base di tutta la filmografia scorsesiana (i caratteri contenuti in questo cortometraggio saranno sempre presenti in tutti i lavori successivi del regista italo-americano).
Sentimentalmente si lega, sposandola, a Laraine Brennan che gli darà una figlia, la scenografa Cathy Scorsese. Il matrimonio con la Brennan però durerà pochissimo e fra il 1971 e il 75 si fidanzerà con la produttrice Sandy Weintraub.
In quegli anni, finanziato personalmente dal regista e produttore Roger Corman, si lancia nel genere documentaristico, prima come assistente regista per Michael Wadleigh, che dirige Woodstock (1970) - grazie al quale Scorsese può conoscere esponenti del mondo musicale di allora come Jimi Hendrix, i Rolling Stones, Bob Dylan, Elvis Presley e David Bowie - poi successivamente come regista lui stesso di documentari intitolati: Scene di strada (1970), Italoamericani (1974), Ragazzo americano (1978) e L'ultimo valzer (1978).
Il debutto nel lungometraggio a soggetto avviene invece con il dramma, basato su esperienze autobiografiche, Chi sta bussando alla mia porta? (1969), con il primo dei suoi attori feticcio: Harvey Keitel. Da questo momento si distinguerà nel genere action-movie con pellicole come America 1929 -Sterminateli senza pietà (1972) e Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'Inferno (1973).
Nel 1975 dirige Ellen Burstyn in Alice non abita più qui che avrà così successo da avere persino una serie tv pluripremiata agli Emmy. L'anno del capolavoro è invece nel 1976 con il drammatico Taxi Driver.
Acclamato da critica e pubblico come un capolavoro fin dalla sua prima apparizione, è considerato uno dei film cardine della New Hollywood. Nel ruolo del protagonista fu scelto di nuovo Robert De Niro, ed il film vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1976 aggiudicandosi anche quattro nomination ai Premi Oscar, lanciando il nome di Scorsese fra i registi più promettenti della sua generazione.
Scorsese si improvviserà persino attore recitando nel film di Paul Bartel Cannonball (1976).
Si risposa per la seconda volta con la sceneggiatrice della serie Miami Vice Julia Cameron che, dopo aver dato alla luce la seconda figlia di Scorsese (l'attrice Domenica Cameron-Scorsese), lascerà per stare con Liza Minnelli che dirigerà in New York New York (che sarà un profondo insuccesso).
Toro scatenato (1980) è il suo secondo capolavoro. Scorsese si guadagna la nomination all'Oscar come miglior regista.
Finita la relazione con la Minnelli, si sposa con Isabella Rossellini, con la quale reciterà nella pellicola di Renzo Arbore Il pap'occhio (1980), accanto a Mariangela Melato, Diego Abatantuono e Roberto Benigni. Poi dirigerà De Niro in Re per una notte (1983), vincendo però la Palma d'Oro come migliore regista per Fuori orario (1985). Dopo essere apparso in 'Round Midnight - A mezzanotte circa (1986) di Bertrand Tavernier, Scorsese dirige Il colore dei soldi (1986), sposandone la produttrice (dopo la rottura con la Rossellini) Barbara De Fina.
Nel 1986 firma con Donald Petrie e Paul Michael Glaser  Storie incredibili 6, esperienza che replicherà con Woody Allen e Francis Ford Coppola in New York Stories (1989). Notevole anche nella direzione di videoclip (è lui che sta dietro "Bad" di Michael Jackson), sconvolgerà l'opinione pubblica con la trasposizione di un romanzo di Nikos Kazantzakis L'ultima tentazione di Cristo (1988) con Willem Dafoe e Barbara Hershey. Il cattolicissimo Scorsese propone infatti una sua personale interpretazione della passione di Cristo, dove l'ultima tentazione di Satana a Gesù è appunto quello di una relazione domestico-sessuale con la Maddalena. Il film si scontrò con il profondo dissenso della Chiesa: più di 1.200 stazioni radio di matrice cattolica in California denunciarono il film, e il movimento del "Campus Crusade for Christ" si propose perfino di rimborsare la Universal delle spese sostenute per la produzione in cambio di tutte le copie già stampate che avrebbero provveduto a distruggere. La Universal rispose che la Chiesa e tutti quei movimenti integralisti stavano violando il primo emendamento della Costituzione americana, proteggendo a spada tratta Scorsese ed esultando quando questi venne nominato all'Oscar come miglior regista.
Negli anni Novanta, dopo essere apparso in piccoli ruoli nelle pellicole di Akira Kurosawa (Sogni, 1990, dove interpreta Van Gogh) e di Stephen Frears (Rischiose abitudini, 1990), firma un altro capolavoro: Quei bravi ragazzi. La storia di un ragazzo italo-irlandese che vorrebbe diventare un gangster. Per questo film vincerà il Leone d'Oro per la regia, nonché la nomination dell'Academy nella stessa categoria e in quella della sceneggiatura.
Dopo aver diretto il remake del film omonimo di Jack Lee Thompson, Capefear - Il promontorio della paura (1991), allacciando fra l'altro una relazione con la giovanissima attrice Illeana Douglas, si spinge in un omaggio a Luchino Visconti ne L'età dell'innocenza (1993), storia e critica dei freddi e crudeli rituali della buona società newyorkese dell'Ottocento, grazie al quale fa incetta di premi come i BAFTA (per miglior regia, film e sceneggiatura) e la candidatura agli Oscar.
In seguito, recita in Quiz Show (1994) di Robert Redford e dirige Casinò (1995), andando incontro al Leone d'Oro alla carriera consegnatogli dall'Italia nel 1995, in celebrazione dei 100 anni del cinema.
Senza tralasciare il genere documentaristico, che non ha mai messo da parte, Scorsese firma Un secolo di cinema - Un viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese (1995), ma anche The Concert for New York (2001), la serie tv documentaristica The Blues, Lady by the Sea: The Statue of Liberty (2004) e No Direction Home: Bob Dylan (2005). Passa alla vita del 14° Dalai Lama in Kundun (1997), diventa presidente della Giuria del Festival di Cannes nel 1998, protegge, aiuta e ammira registi esordienti come Wes Anderson, si sposa ancora una volta (con Helen Morris, dalla quale avrà Francesca, altra figlia), viene insignito del César onorario e del David Speciale, firma il flop Al di là della vita (2000) e i documentari Il mio viaggio in Italia (2000) e Dal Mali al Mississipi (2002).
Scorsese trova in Leonardo Di Caprio il suo nuovo attore feticcio, che interpreterà film come Gangs of New York (2002), The Aviator (2004) e The Departed - Il bene e il male (2006), ottenendo diverse nomination all'Oscar come Miglior regista, vincendo Golden Globe, ma ottenendo la tanta sospirata statuetta dell'Academy nella categoria "director" solo nel 2006, con l'ultimo di questi tre film. Ma non finisce qui. Infatti, la coppia Scorsese - Di Caprio la ritroviamo anche in Shutter Island (2010), tratto dal racconto di Dennis Lehane.
Sempre nel 2010 Scorsese firma la puntata pilota di Boardwalk Empire, serie TV ambientata ad Atlantic City. Prosegue poi con un documentario-tributo all'amico Elia Kazan, A Letter To Elia e, nel 2011, con il suo esordio nel 3D, Hugo Cabret.
Dopo il documentario su George Harrison George Harrison: Living in the Material World (2011), torna a lavorare con Di Caprio per raccontare la storia di Jordan Belfort, fondatore di una delle più grandi società di brokeraggio negli anni '80 finito in carcere per frode e riciclaggio di denaro sporco, nel film The Wolf of Wall Street (2014).


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