martedì 18 novembre 2014

18 novembre: auguri a Margaret Atwood


Auguri a Margaret Atwood, poetessa, scrittrice e ambientalista canadese, nata a Ottawa, il 18 novembre 1939, seconda di tre figli, da Carl Edmund Atwood, un entomologo, e Margaret Dorothy Killiam, una ex dietologa e nutrizionista. A causa delle ricerche di suo padre la giovane scrittrice trascorse molti periodi dell'infanzia nelle grandi foreste del Québec. Non frequentò la scuola a tempo pieno, fino a quando ebbe 11 anni. Ella divenne una vorace lettrice di raffinata letteratura già da bambina, con le fiabe dei fratelli Grimm, storie di origini canadesi, racconti e poesie. Ha frequentato la Leaside High School a Leaside, Toronto e ha conseguito la maturità nel 1957.
Atwood ha iniziato a scrivere a sei anni e si perfezionò nel corso di dieci anni finché non divenne la sua aspirazione. Nel 1957, ha iniziato gli studi presso la Victoria University di Toronto. Si è laureata nel 1961 con una laurea nelle arti e nella lingua inglese (con lode) e anche in filosofia e francese. Nell'autunno del 1961, dopo aver vinto già alcune medaglie per la stampa delle sue prime poesie, ha iniziato gli studi presso l'Harvard's Radcliffe College. Ha ottenuto un master nel 1962 e portata avanti gli studi per 2 anni, ma non ha mai finito perché non ha completato una tesi su "Il romanzo metafisico inglese" nel 1967. Ha insegnato presso moltissime università.
Nel 1968, ha sposato Jim Polk, con il quale ha divorziato nel 1973. Nel 1976 ha avuto una figlia, Eleanor Atwood Jess Gibson, dal suo compagno, il romanziere Graeme Gibson. È tornata a Toronto nel 1980.  Atwood e il suo compagno sono membri del Partito Verde del Canada e forti sostenitori del leader Elizabeth May. Atwood ha anche forti opinioni sulle questioni ambientali.


Citazioni di Margaret Atwood.

Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia, c'era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo. (Il racconto dell'Ancella)

Se sei un uomo in un qualsiasi tempo futuro, e ce l'hai fatta sin qui, ti prego ricorda: non sarai mai soggetto alla tentazione del perdono, tu uomo, come lo sarà una donna. È difficile resistere, credimi. Ricorda, però, che anche il perdono è un potere. Chiederlo è un potere, e negarlo o concederlo è un potere, forse il più grande.
Non si tratta del controllo di una persona sull'altra. Forse non si tratta di chi può stare seduto e di chi deve invece inginocchiarsi, alzarsi o sdraiarsi, a gambe divaricate. Forse si tratta del potere di fare qualcosa e poi essere perdonato. (Il racconto dell'Ancella)


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