domenica 11 maggio 2014

11 maggio 1904: nasce Salvador Dalì


Salvador Dalì, il cui nome completo è Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol, nasce a Figueres (Catalogna), l'11 maggio 1904.
Il padre, Salvador Dalí i Cusí, era un avvocato e notaio appartenente alla classe media, uomo rigido e austero, mentre la moglie, Felipa Domènech i Ferrés, incoraggia le aspirazioni artistiche del figlio.
Dalí ha una sorella, Ana María, di tre anni più giovane di lui, che nel 1949 pubblicherà un libro sul fratello,
Dalí visto da sua sorella.
Dalí frequenta una scuola d'arte. Nel 1919 durante una vacanza a Cadaqués con la famiglia di Ramon Pichot, un artista locale che faceva regolarmente dei viaggi a Parigi, scopre la pittura moderna. L'anno seguente il padre di Dalí organizza nella residenza di famiglia una mostra dei suoi disegni a carboncino. La prima vera esposizione pubblica la fa nel 1919 al Teatro Municipale di Figueres.
Nel febbraio del 1921 la madre di Dalí muore per un tumore al seno, lasciando un grande dolore nel figlio.
Dopo la sua morte il padre sposa la sorella della moglie scomparsa. Dalí non si risente per le nuove nozze, perché ama e rispetta molto la zia.
Nel 1923 Dalì viene accusato di avere scatenato una protesta (finita poi con l'intervento della polizia) all'Accademia di San Fernando. In seguito venne espulso per un anno intero e nel 1924 fu arrestato. Questo episodio lo portò a dipingere Il Bambino Malato.
Nel 1922 Dalí va a vivere nella Residencia de Estudiantes di Madrid e studia all'Academia de San Fernando. In questa fase si accosto al cubismo.
Dalí si accosta anche al movimento dadaista, che continuerà ad influenzare il suo lavoro per tutta la sua vita. Alla Residencia diventa intimo amico, tra gli altri, di Pepín Bello, di Luis Buñuel e del poeta Federico García Lorca.
Nel 1926 Dalí viene espulso dall'Academia, poco prima di sostenere gli esami finali, poiché afferma che nessuno in quell'istituto è abbastanza competente per sottoporre ad esame uno come lui. Sempre in quell'anno visita per la prima volta Parigi, dove incontra Pablo Picasso, che lui ammira profondamente. Negli anni successivi, mentre sviluppa un proprio stile, Dalí realizza diverse opere fortemente influenzate dall'arte di Picasso e di Miró.
A Barcellona le esposizioni delle sue opere attraggono molta attenzione, e i critici si dividono tra quelli entusiasti e quelli invece parecchio perplessi.
Dalí si fa crescere dei vistosi baffi, ispirato da quelli del grande maestro del Seicento spagnolo Diego Velázquez. I baffi finiranno per diventare un tratto inconfondibile e caratteristico del suo aspetto per il resto della vita.
Nel 1929 Dalí collabora con il regista surrealista Luis Buñuel alla realizzazione del cortometraggio Un chien
andalou. Nell'agosto di quello stesso anno incontra la sua musa, fonte di ispirazione e futura moglie Gala, il cui vero nome è Elena Ivanovna Diakonova, in quel periodo sposata con il poeta surrealista Paul Éluard. Sempre in quell'anno Dalí realizza delle importanti mostre diventando un pittore professionista e si unisce ufficialmente al gruppo dei surrealisti francesi.
Nel frattempo i rapporti tra il pittore e il padre sono vicini ad un punto di rottura: Don Salvador Dalí y Cusí
disapprova con forza la storia d'amore tra il figlio e Gala e ritiene che la sua vicinanza ai surrealisti abbia un pessimo effetto sul suo senso morale. Lo strappo definitivo avviene quando Don Salvador legge su un quotidiano di Barcellona che recentemente a Parigi il figlio ha esposto un disegno del Sacro Cuore di Gesù Cristo insieme ad una scritta provocatoria "Qualche volta, per divertimento, sputo sul ritratto di mia madre".
Indignato, Don Salvador pretende che il figlio smentisca pubblicamente. Dalí rifiuta, forse per timore di essere allontanato dal gruppo dei surrealisti, e il 28 dicembre 1929 viene cacciato via con la forza dalla casa paterna. Il padre gli dice che intende diseredarlo e gli intima di non mettere mai più piede a Cadaqués. L'estate successiva Dalí e Gala affittano un piccolo capanno da pescatori in una baia nei pressi di Port Lligat. In seguito acquista l'abitazione e nel corso degli anni gradualmente la fa ingrandire trasformandola poco
a poco nella sua adorata villa sul mare.
Nel 1931 Dalí dipinge una delle sue opere più famose, La persistenza della memoria.
Dalí e Gala, dopo aver convissuto a partire dal 1929, si sposano nel 1934 con una cerimonia civile. Nel 1958 si risposeranno con rito cattolico.
Dalí viene presentato negli Stati Uniti nel 1934 dal mercante d'arte Julian Levy. La sua esposizione di New York, che include La persistenza della memoria, crea subito scalpore e suscita interesse.
Mentre la maggior parte degli artisti surrealisti tende ad assumere posizioni politiche di sinistra, Dalí verrà accusato da Breton  di difendere la figura di Hitler, ma Dalí respingerà queste affermazioni.
Dalí insiste sul concetto che il surrealismo può esistere anche in un contesto apolitico e si rifiuta di condannare esplicitamente il fascismo.
Più tardi, sempre nel 1934, Dalí viene sottoposto a un "processo" a seguito del quale viene formalmente espulso dal gruppo dei surrealisti. Come reazione Dalí dice: "Il surrealismo sono io".
Nel 1939 Breton conia per il pittore spagnolo il denigratorio soprannome di "Avida Dollars", anagramma di Salvador Dalí che può essere tradotto come bramoso di dollari.
In Europa scoppia la seconda guerra mondiale e così i Dalí si trasferiscono negli Stati Uniti, dove vivono per otto anni.
Nel 1942 pubblica la propria autobiografia, La vita segreta di Salvador Dalí.
A partire dal 1951 Dalí tornò a vivere nella sua amata Catalogna.
In questa parte della sua carriera Dalí non si limita ad esprimersi con la pittura, ma sperimenta anche nuove tecniche artistiche e di comunicazione mediatica: realizza opere sviluppando macchie d'inchiostro casuali lanciate sulla tela ed è tra i primi artisti a servirsi di olografie.
Il periodo di Dalí successivo alla seconda guerra mondiale si caratterizza per il suo virtuosismo tecnico e per
l'interesse per le illusioni ottiche, la scienza e la religione, è il periodo del Misticismo nucleare, in cui la devozione religiosa s'intreccia ai timori suscitati da quanto successo ad Hiroshima e dalla nascita dell'"era atomica".
Nel 1960 Dalí inizia a lavorare al Teatro-Museo Dalí nella sua cittadina natale di Figueres; si tratta del suo progetto più grande e richiede la maggior parte delle sue energie fino al 1974.
Nel 1980 la salute di Dalí riceve un colpo durissimo; la moglie Gala, colpita da una forma lieve di demenza senile, probabilmente gli somministra un pericoloso cocktail di medicinali senza che gli fossero prescritti,
danneggiandogli il sistema nervoso e provocando la precoce fine delle sue capacità artistiche. All'età di 76 anni Dalí presenta sintomi molto simili a quelli della malattia di Parkinson.
Nel 1982 Re Juan Carlos I di Spagna concede a Dalí il titolo di Marchese di Púbol, che più tardi il pittore ripagherà donando al Re un disegno (che sarà anche il suo ultimo) quando il Re gli farà visita sul letto di morte.
La moglie Gala muore il 10 giugno 1982. Dopo la morte di Gala Dalí perde la maggior parte della sua voglia di vivere. Si lascia deliberatamente disidratare, forse un tentativo di suicidio. Si trasferisce da Figueres al Castello di Púbol, che aveva comprato per Gala e dove lei era poi morta. Nel 1984, in circostanze non del tutto chiare, scoppia un incendio nella sua camera da letto, da cui  Dalí viene salvato e ritorna a Figueres.
Nel novembre 1988 Dalí viene ricoverato in ospedale per un attacco di cuore e il 5 dicembre riceve la visita di Re Juan Carlos.
Il 23 gennaio 1989, mentre sta ascoltando il suo disco preferito, Tristano e Isotta di Wagner, muore per un altro attacco di cuore. Ha 84 anni. Viene sepolto all'interno del suo Teatro-Museo di Figueres.

 

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