lunedì 12 maggio 2014

12 MAGGIO 1828: NASCE DANTE GABRIEL ROSSETTI


Dante Gabriel Rossetti,  pittore e poeta britannico, nasce a Londra, il 12 maggio 1828 e fu uno tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti.
Figlio di
Gabriele Rossetti, un poeta e critico letterario italiano originario di Vasto (in provincia di Chieti), e di Frances Polidori, una benestante dama britannica figlia di Gaetano Polidori (uno scrittore ed editore italiano
originario di Bientina, attualmente in provincia di Pisa) e di Anna Maria Pierce (una governante inglese).
Fratello della poetessa Christina Rossetti e del critico William Michael Rossetti, si dedicò alla letteratura sin dalla tenera età, in particolare alla poesia. Tuttavia, il suo interesse nel Medioevo italiano lo spinse ben
presto anche verso l'arte e la pittura: studiò presso Ford Madox Brown e divenne anche amico di William Holman Hunt, con cui sviluppò la filosofia della Confraternita dei Preraffaelliti.
Pubblicò traduzioni di Dante ed altri poeti italiani medievali e iniziò una serie di dipinti con lo stile e le tecniche
proprie dei pittori italiani prima di Raffaello, da cui il nome del movimento.
La sua maggiore opera poetica è, oltre a The Blessed Damozel (1850), la collezione di sonetti chiamata The House of Life (1870-81).
Pur avendo ottenuto il supporto del critico John Ruskin, l'accoglienza fredda ai suoi dipinti da parte del pubblico lo indusse a ritirarsi progressivamente dalle esposizioni pubbliche e a dedicarsi a pitture ad acquerello, che vendeva privatamente. Per questi lavori, intorno al 1850, trasse principalmente ispirazione dalla Vita Nova di Dante Alighieri, che Rossetti aveva tradotto in inglese, e dalla Mort d'Arthur di Sir Thomas Malory.
La sua vita subì una svolta terribile con la morte della moglie Elizabeth Siddal, che era stata in precedenza sua modella, morta suicida per una dose letale di laudano, causata da una forte depressione per aver dato alla luce un figlio morto. Rossetti seppellì un plico con le sue opere poetiche incompiute insieme al suo corpo e cadde in depressione: in questo periodo, avvertendo affinità con la propria vicenda, si dedicò soprattutto alle opere dantesche e al tema della morte di Beatrice. Risalgono a questo periodo opere come Beata Beatrix.
È questa la prima fase di un lungo percorso di idealizzazione della donna che interesserà l'intero movimento fino a John William Waterhouse: la sua successiva amante, Fanny Cornforth, venne quindi rappresentata come la personificazione dell'erotismo carnale, mentre un'altra delle sue amate, la moglie del pittore William Morris Jane Burden, venne esaltata quale Venere celeste.
Gli amici di Rossetti lo convinsero a riesumare il plico di poesie dalla tomba della moglie, che egli pubblicò poi nel 1871, scandalizzando l'opinione pubblica per i versi carichi di erotismo e sensualità. A queste critiche fece seguito l'opera The House of Life, una serie di poemi che analizzavano lo sviluppo fisico e psicologico di una relazione amorosa. Successivamente, Rossetti si dedicò ad alcuni versi per i propri dipinti, come Astarte Syriaca.
Verso la fine della vita, Rossetti cadde in uno stato di abulia, probabilmente a causa delle droghe di cui faceva uso; visse gli ultimi anni in solitudine e morì a Birchington-on-Sea nel Kent, il 10 aprile 1882.

 

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