Paul Gustave Doré, pittore e incisore francese, è nato il 6 gennaio 1832.
Illustratore di straordinario valore, disegnatore e litografo, è noto soprattutto per le sue illustrazioni
della Divina Commedia di Dante (1861 - 1868), ma questa opera è solo una delle molte che ha illustrato.
Le sue incisioni rispecchiano un gusto romantico, accostato a una visione epica, drammatica e a un grande virtuosismo tecnico.
Nato a Strasburgo, Doré si trasferì giovane a Parigi dove, a sedici anni, cominciò la sua carriera di disegnatore e illustratore. Iniziò come caricaturista per un giornale dell'epoca, affermandosi rapidamente per le sue doti tecniche e artistiche.
L'arte di Doré ebbe dei grandi estimatori già tra i suoi contemporanei.
La sua edizione della Bibbia (1865) ottenne un enorme successo, e nel 1867 Doré fu protagonista d'una grande mostra delle sue opere a Londra. Questa portò alla creazione della Doré Gallery, situata in New Bond Street, sempre nella capitale inglese.
Nel 1869, Blanchard Jerrold, figlio di Douglas Jerrold, suggerì all'artista di lavorare insieme per produrre un grande ritratto di Londra, prendendo l'ispirazione dal "Microcosmo di Londra", prodotto da Rudolph Ackermann, William Pyne e Thomas Rowlandson nel 1808.
Doré firmò un contratto di cinque anni con l'editore Grant & Co, che lo portò a vivere nella capitale inglese per tre mesi all'anno. Fu pagato ben 10.000 sterline all'anno, una cifra stratosferica all'epoca. Il libro, London: A Pilgrimage (Londra: Un Pellegrinaggio), contenente 180 incisioni di Doré, venne pubblicato nel 1872.
Nonostante il successo commerciale, molti critici non apprezzarono il libro. La maggior parte fu in disappunto per la scelta di Doré di concentrarsi in molte tavole sulla povertà e le situazioni di disagio
della città inglese. Venne accusato dall'Art Journal di "aver inventato invece che riprodotto".
London: A Pilgrimage fu comunque un successo commerciale e Doré ricevette commissioni da molti altri editori britannici, e lavorò anche per l'Illustrated London News. Nel suo laboratorio arrivò ad avere, nei momenti di maggior attività, più di quaranta illustratori, tra collaboratori e allievi.
L'artista continuò a lavorare fino alla sua morte, a Parigi, nel 1883, dove è sepolto al cimitero di Père Lachaise.
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