mercoledì 25 giugno 2014

25 GIUGNO 1903: NASCE GEORGE ORWELL


George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, è stato un giornalista, saggista e scrittore britannico, ritenuto maestro nella fantascienza distopica.
Nasce a Motihari (India), il 25 giugno 1903, da una famiglia di origini scozzesi. Il padre, anglo-indiano, è funzionario dell'amministrazione britannica in India. Orwell si trasferisce in Inghilterra con la madre e le due sorelle nel 1907, a Henley-on-Thames, in Sussex, dove si iscrive al college St. Cyprian di Eastbourne.
Ne esce con una borsa di studio e un forte complesso d'inferiorità, dovuto alle umiliazioni e allo snobismo subiti  negli anni da parte dei compagni di studio e della società inglese. Nel 1917 viene ammesso all'Eton College, che frequenta per quattro anni, e dove ha per insegnante Aldous Huxley (altro grande esponente della letteratura distopica), alle cui opere si ispirerà per 1984, il suo romanzo più celebre. Nel 1922 lascia gli studi per seguire le orme paterne, e tornato in India, si arruola nella Polizia Imperiale in Birmania. Il 22 novembre dello stesso anno arriva a Mandalay.
L'esperienza si rivela traumatica, diviso fra il crescente disgusto per l'arroganza imperialista e la funzione repressiva che il suo ruolo gli impone, e il 1º gennaio 1928 si dimette. Ispirato dall'esperienza di questo periodo scrisse successivamente il romanzo Giorni in Birmania (del 1934). Nello stesso anno 1928 parte per Parigi, dove spera di osservare con i propri occhi i bassifondi delle grandi metropoli europee. In questo periodo inizia a scrivere e lavora come sguattero in alcuni ristoranti. Sopravvive solo grazie alla carità dell'Esercito della Salvezza e sobbarcandosi lavori umilissimi. Un'esperienza che proseguirà anche in patria ispirando il suo romanzo d'esordio Senza un soldo a Parigi e Londra, pubblicato nel 1933 con lo pseudonimo di George Orwell.
Pubblica il suo primo articolo più famoso su Le Monde nel 1928. L'anno successivo si trasferisce a Southwold, nel Suffolk, lavorando da recensore per l'Adelphy e il New Statesman and Nation. Nell'aprile 1932 si trasferisce nel Middlesex, e inizia un lavoro da insegnante come maestro elementare per varie scuole private, che è costretto ad abbandonare per problemi di salute. Nel marzo dell'anno successivo pubblica La figlia del reverendo (1933) e accetta poi un lavoro part-time in una libreria e come critico di romanzi per il New English Weekly. Su commissione del Left Book Club, un'associazione culturale filosocialista, svolge un'indagine nelle zone più colpite dalla depressione economica, che lo porterà, nei primi mesi del 1936 tra i minatori dell'Inghilterra settentrionale.
Le loro misere condizioni saranno descritte in La strada per Wigan Pier, pubblicato nel 1937.
Il 9 giugno 1936 sposa Eileen O'Shaughnessy, sua compagna da un anno. A Wallington si trova la "Bury Farm", la fattoria che, secondo molti, Orwell usò per ambientare La fattoria degli animali. Scoppiata la guerra civile spagnola, vi prende parte combattendo per il Partito Operaio di Unificazione Marxista (P.O.U.M. Partito Obrero de Unificacion Marxista d'ispirazione trotzkista), contro il dittatore Francisco Franco ed è inviato sul fronte aragonese. Colpito alla gola da un cecchino franchista, rientra a Barcellona. Il clima politico è cambiato: con il prevalere della linea del Fronte Popolare e del PCE (stalinista) nel governo repubblicano il POUM e gli anarchici sono dichiarati fuorilegge. Lascia la Spagna quasi clandestinamente.
Di ritorno in Inghilterra scrive Omaggio alla Catalogna (1938), un
diario-reportage contro gli stalinisti spagnoli, accusati di aver tradito lealisti ed anarchici in Spagna.
Durante la seconda guerra mondiale inizia a scrivere La fattoria degli animali, che terminerà nel febbraio del 1944, ma che, per le chiare allusioni critiche allo stalinismo, molti editori si rifiuteranno di pubblicare. (In quel periodo la Russia di Stalin era alleata del Regno Unito contro il nazifascismo). Nel giugno 1944 adotta un bambino con il nome di Richard Horatio Blair, e nel febbraio dell'anno seguente si dimette da direttore del "Tribune" e diviene corrispondente di guerra da Francia, Germania e Austria, per conto dell'"Observer". Nello stesso anno (1945) muore la moglie Eileen, in seguito ad un intervento chirurgico, e "Secker & Warburg" gli pubblicano il suo primo romanzo di successo: La fattoria degli animali.
Dal novembre 1946 all'aprile dell'anno successivo riprende a scrivere per il "Tribune" e nel 1947 si stabilisce con il figlio a Jura, nelle isole Ebridi. Due anni dopo si risposa con Sonia Bronwell, redattrice di "Horizon", e si occupa della revisione della sua opera più celebre: 1984 (scritto nel 1948). Muore per il cedimento di
un'arteria polmonare il 21 gennaio 1950, in un ospedale di Londra, a 46 anni.


Citazioni di George Orwell.

I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri. È quasi impossibile pensare senza parlare. [...] Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono. (da Come mi pare)

L'oppressione è il male della gleba, essendo difatti il lato oscuro della pressione. Tutti sono uguali, ma c'è chi è più uguale di altri. Come il lato scaleno di un triangolo equilatero. (La fattoria degli animali)

Se vuoi un'immagine del futuro, immagina uno stivale che schiaccia una faccia umana – per sempre. (1984)


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