domenica 21 settembre 2014

21 settembre: auguri a Stephen King


Auguri a Stephen Edwin King, scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di
letteratura fantastica, in particolare horror, dell'ultimo quarto del XX secolo, considerato anche un autore di spicco nel romanzo gotico moderno.
Stephen King nasce il 21 settembre 1947 a Portland, nel Maine. Suo padre (di origini scozzesi-irlandesi), nato David Spansky, che in seguito modificò in Donald Edwin King, è un impiegato della Electrolux, ex capitano della Marina Mercantile e impegnato fino al 1945 nella seconda guerra mondiale; e sua madre, Nellie Ruth Pillsbury King, è una casalinga di origini modeste. Ha un fratello maggiore, David Victor, che è stato adottato dai coniugi King il 14 settembre 1945.
Nel 1949 il padre esce per una delle sue passeggiate e non farà più ritorno a casa, a causa di problemi familiari. Questo avvenimento segnerà profondamente il carattere del futuro scrittore, tanto che è
possibile trovare in numerosi romanzi il difficile rapporto padre-figlio.
La famiglia comincia così a spostarsi da un luogo a un altro; si stabilisce per brevi periodi in Indiana, a Milwaukee e infine di nuovo nel Maine. La signora Nellie Ruth King in quegli anni e nei successivi sarà spesso fuori casa per quasi tutto il giorno, impegnata in vari lavori come stiratrice in una lavanderia, lavoratrice notturna in una panetteria, commessa e donna delle pulizie. Con il proprio lavoro riesce comunque ad assicurare ai due figli una buona educazione, guidandoli all'ascolto di buona musica e alla letteratura, dando la possibilità a Stephen di provare a scrivere qualche storia horror.
L'infanzia di Stephen King viene colpita, oltre che dalla scomparsa del padre, dalla morte di un suo amico. All'età di quattro anni, i due sono impegnati a giocare vicino a una ferrovia, quando l'amico del futuro scrittore cade sulle rotaie e viene travolto da un treno. King, in stato confusionale, torna a casa senza ricordare quanto successo.
Scopre nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, Lovecraft e Matheson. Trova anche racconti della rivista Weird Tales, di Frank Belknap Long e di Zelia Bishop. Scopre così che il padre non era soltanto un girovago e un marinaio (come raccontato in famiglia) che si era ridotto a vendere elettrodomestici porta a porta, ma anche un aspirante scrittore, affascinato dalla fantascienza e dall'horror.
Nel 1962 inizia a frequentare la Lisbon High School, a Lisbon Falls, nei pressi di Durham. Qui nasce probabilmente il sogno di divenire scrittore. Inizia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste, senza però alcun successo concreto.
Conclusi gli studi superiori entra all'Università del Maine ad Orono. Nel 1967 Stephen King termina il racconto breve The Glass Floor, che gli frutta 35 dollari a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia, che viene sottoposto al giudizio di un agente letterario, il quale si esprime in termini lusinghieri.
Nel febbraio del 1969 inizia ad occuparsi di uno spazio regolare sulla rivista The Maine Campus, con la rubrica chiamata King's Garbage Truck. Di questo periodo è nota la sua straordinaria prolificità: è capace di scrivere un racconto perfetto cinque minuti prima che il giornale andasse in stampa.
Questo fra l'altro è il periodo in cui conosce Tabitha Jane Spruce, poetessa e laureanda in storia, sua futura moglie.
Nel 1970 si diploma all'università, ottenendo il Bachelor of Science in English e, date le difficoltà per trovare un posto di insegnante, inizia a lavorare presso un distributore di benzina. Nel 1971, dopo una serie di esperienze lavorative umili, inizia ad insegnare inglese alla Hampden Academy.
Nasce la primogenita della famiglia King: Naomi Rachel. La famiglia si trasferisce a Hermon, vicino a Bangor nel Maine. Lo scrittore inizia a lavorare a L'uomo in fuga. Nel 1972 arriva il secondo figlio, Joseph Hillstrom (il terzo sarà Owen Phillip) ed il bilancio della famiglia comincia a farsi problematico. Stephen King pensa che il suo sogno di diventare scrittore sia un'utopia. Non può pagare tutte le bollette e decide di sacrificare prima il telefono, poi l'automobile. Inizia a bere e inevitabilmente la situazione precipita.
Nel 1973 le cose migliorano improvvisamente. Preso il coraggio e sottopone Carrie al giudizio di William Thompson della casa editrice Doubleday. A fine lettura il risultato è che la Doubleday gli mette in mano un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo.
A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell'opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto al giovane autore. I problemi economici sono risolti e King, a ventisei anni, lascia l'insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore.
L'anno dopo la famiglia trasloca a Boulder, nel Colorado. Qui inizia la stesura di Una splendida festa di morte, poi ripubblicato con il titolo definitivo di Shining, un'opera con chiari riferimenti autobiografici. Inoltre vende i diritti di Le notti di Salem, per 500.000 dollari. La famiglia ritorna nel Maine occidentale e qui l'autore finisce la stesura de L'ombra dello scorpione.
Di lì a poco arriva anche il primo grande successo cinematografico, grazie a Carrie, lo sguardo di Satana, diretto dal già famoso Brian De Palma. Poi è un susseguirsi ininterrotto di successi, bestsellers e incassi vertiginosi al botteghino quando le sue storie vengono trasposte in film.
Ormai ricco, nel 1980 si trasferisce con la famiglia a Bangor, dove acquista una villa vittoriana con ventotto camere, ma continua ad usare la casa di Center Lovell come residenza estiva. Vengono pubblicati L'incendiaria e Danse Macabre. Inizia la stesura di It mentre al cinema esce il film-capolavoro di Kubrick (con uno straordinario Jack Nicholson) basato sulla storia di The Shining. In questo periodo Stephen King è il primo scrittore di sempre ad avere ben tre libri nella classifica dei best-seller nazionali. Un record che batterà lui stesso qualche anno dopo.
Nel 1994 pubblica Insomnia ed esce il film Le ali della libertà diretto da Frank Darabont e tratto dal racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shank.
Vince un Bram Stoker Award per la Migliore Novella per Colazione al Gotham Café. Escono nelle sale cinematografiche L'ultima eclissi tratto dal romanzo Dolores Claiborne e Mangler: la macchina infernale. Nel 1996 escono I vendicatori e Il Miglio Verde, un romanzo in sei puntate che diventerà, qualche anno dopo, un film di successo.
Nel 1997 esce dopo sei anni di attesa il quarto volume della saga La Torre Nera con La sfera del buio.
Dopo venti anni King saluta l'editrice Viking Penguin e passa alla Simon Schuster. Alla firma del contratto percepisce 2 milioni di dollari come anticipo per soli tre libri, ma guadagna anche royalty sulle copie vendute che vanno dal 35 al 50%.
Nello stesso anno un fatto drammatico irrompe nella vita fortunata dello scrittore. Durante una passeggiata nei pressi di casa, viene travolto da un furgone: è in fin di vita. Milioni di fan restano settimane con il fiato sospeso, ansiosi per la sorte dello scrittore. Viene operato ben tre volte in pochi giorni. Il 7 luglio lascia l'ospedale, ma per la sua completa guarigione occorreranno ben nove mesi.
Ripresosi dallo choc, il 14 marzo 2000 diffonde solo su Internet, con un'operazione innovativa e all'avanguardia, il racconto Riding the Bullet. Nell'autunno dello stesso anno pubblicherà il saggio On writing: autobiografia di un mestiere, un resoconto della sua vita di scrittore e una serie di riflessioni su come nasca la scrittura.
Stephen King ha venduto complessivamente nell'arco della sua lunga carriera oltre 500 milioni di copie. Dai suoi romanzi sono stati tratti circa quaranta tra film e miniserie televisive.
Afferma di scrivere 500 parole dalle 8.30 alle 11.30, ogni giorno, ad eccezione soltanto del giorno di Natale, del Giorno del Ringraziamento e del suo compleanno.


Citazioni di Stephen King.


L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia. (da A volte ritornano)

È la storia, non colui che la racconta. (Il corpo)

Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare. (Il corpo)


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