mercoledì 6 agosto 2014

6 AGOSTO: AUGURI A UMBERTO LENZI


Umberto Lenzi, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, nasce a Massa Marittima (in provincia di Grosseto), il 6 agosto 1931.
Si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1956. Il suo saggio di diploma è un cortometraggio intitolato I ragazzi di Trastevere, una storia pasoliniana su un gruppo di ragazzi del popolare quartiere romano.
In seguito Lenzi collabora con riviste cinematografiche come Bianco e Nero, prima di esordire come aiuto regista in film come Il terrore dei mari.
Firma la sua prima regia cinematografica nel 1961, il film di cappa e spada Le avventure di Mary Read. In seguito si dedica alla rilettura dei classici salgariani, seguendo l'onda delle nuove tendenze cinematografiche, sfrutta di volta in volta il fenomeno filmico del momento, come la serie di James Bond 007.
Nel 1968 mette in scena una sceneggiatura del giovane Dario Argento avvalendosi di una produzione Titanus decisamente ricca; il titolo è La legione dei dannati, una sorta di rilettura de I cannoni di Navarone (1961).
Lenzi in seguito si specializza nel giallo all'italiana, inventando un sotto-genere, quello del "giallo erotico italiano", che in seguito egli stesso definirà "thriller dei quartieri alti", firmando la trilogia composta da: Orgasmo (1969), uno dei film più venduti negli Stati Uniti in quel periodo, Così dolce... così perversa (1969) e Paranoia (1970), tutti interpretati dall'ex stella hollywoodiana Carroll Baker. In tutti questi combina erotismo, psicologia ed intrighi del
mondo della nobiltà.
Nei primi anni settanta, dopo la rilettura del thriller argentiano ad opera di vari cineasti, anche Lenzi decide di inserirsi nel filone con ben cinque film: Un posto ideale per uccidere (1971), Sette orchidee macchiate di rosso (1972), Il coltello di ghiaccio (1972), Spasmo (1974) e Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975).
Nel frattempo, si cimenta in un genere inedito, il "cannibalico", da lui inventato col film Il paese del sesso selvaggio (1972).
Conseguentemente alla nascita del genere cinematografico italiano denominato come "poliziottesco" col film La polizia ringrazia (1972) di Steno, Lenzi trova finalmente il suo terreno più fertile, risultando il più prolifico cineasta di questo genere e firmando alcune tra le più apprezzate - più dal pubblico che dalla critica - opere del decennio; tra queste vanno sicuramente citate: Milano odia: la polizia non può sparare (1974) ed altri due polizieschi molto violenti: Roma a mano armata (1976), con la coppia Milian e Maurizio Merli e Napoli violenta (1976).
In particolare, con l'attore cubano Milian, Lenzi crea un duraturo e fruttifero sodalizio che contribuisce alla riuscita di molte altre pellicole Insieme a Milian, inoltre, il regista inventa anche il personaggio de Er Monnezza, simpatico e furbo ladruncolo borgataro, che appare in Il trucido e lo sbirro e La banda del gobbo, fino al piccolo tradimento che Milian fa nei confronti di Lenzi, interpretando sempre Er Monnezza nel film di Stelvio Massi, La banda del trucido. In seguito a questo avvenimento, i rapporti tra i due artisti si incrina, producendo di fatto la scissione del loro sodalizio cinematografico.
Giunto ai primi anni ottanta, il regista decide di seguire le orme dei più noti cineasti italiani di genere come Lucio Fulci e Dario Argento, cercando il successo nel genere horror. Il primo titolo è Incubo sulla città contaminata (1980), film in particolar modo venerato da Quentin Tarantino, in cui degli uomini contaminati da radiazioni si trasformano in una sorta di cannibali assassini quasi indistruttibili.
Nell'anno successivo, sulla scia di Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato, dirige Mangiati vivi!, film  dedicato ai cannibali che riscuote un discreto successo all'estero e che lo spinge a realizzare Cannibal Ferox (1981),  pellicola di punta della sua "trilogia cannibalica", che però ottiene bassi incassi, il quale però diventa anche uno dei film più censurati al mondo a causa di alcune scene di violenza reale perpetrata su animali esotici.
A fine del decennio torna al genere thriller/horror con Nightmare Beach (1988) una produzione minore girata negli Stati Uniti, gemella di un'altra pellicola scritta e co-diretta insieme a Vittorio Rambaldi, Rage, furia primitiva (1988).
Successivamente dirige altri film horror tra cui La casa 3 - Ghosthouse (1988), seguito apocrifo della serie de La casa di Sam Raimi, prodotto da Joe D'Amato e sempre girato negli Stati Uniti, Paura nel buio (1989) ed il film a basso costo Le porte dell'inferno.
Sempre negli Ottanta, Lenzi firma molte pellicole di vario genere, dalle commedie, ai fantasy fino ai film di guerra.
L'ultima parte della sua carriera è destinata al cinema di esportazione per i mercati minori, con pellicole discrete come Obiettivo poliziotto (1989), Caccia allo scorpione d'oro (1991) e Demoni 3 (1991) noto anche come Black Demons, terzo capitolo non ufficiale della serie horror inaugurata da Lamberto Bava.
Il suo ultimo film è Hornsby e Rodriguez - Sfida criminale (1992), girato in parte negli Stati Uniti ed in parte a Santo Domingo.
Ritiratosi dal mondo dello spettacolo assieme alla moglie Olga Pehar, sceneggiatrice di alcuni suoi film, recentemente ha collaborato con la rivista cinematografica italiana Nocturno, dove ha tenuto una sua rubrica.

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