sabato 12 luglio 2014
12 LUGLIO 1880: NASCE TOD BROWNING
Tod Browning, pseudonimo di Charles Albert Browning, Jr., è stato un regista, attore, sceneggiatore, produttore cinematografico statunitense.
Nasce a Louisville, nel Kentucky, il 12 luglio 1880, secondo figlio di Charles a Lydia Browning. Di famiglia
benestante, da ragazzo allestisce spettacoli amatoriali nel cortile sul retro di casa. È affascinato dal circo e dalla vita carnevalesca, all'età di 16 anni scappa di casa per diventare un artista di strada.
Cambiato il suo nome in "Tod", viaggia in lungo e in largo con baracconi, carnevali e circhi, esperienza che influenzerà molto il suo lavoro di cineasta.
Successivamente recita nel vaudeville come attore, illusionista, ballerino, etc.
Mentre sta lavorando a New York come regista di spettacoli teatrali, incontra il celebre regista cinematografico D. W. Griffith. Browning comincia così a lavorare come attore in alcuni brevi film muti, realizzati da Griffith per la Biograph company.
Nel 1913 Griffith lascia la Biograph e si sposta in California. Browning lo segue, continuando a lavorare nei suoi film, stavolta prodotti dai Reliance-Majestic Studios, tra cui il celebre kolossal epico Intolerance (1916), in cui appare brevemente come comparsa. È proprio durante questo periodo che si avvicinò per la prima volta alla regia, realizzando qualche pellicola, sempre per la Reliance-Majestic.
Nel giugno del 1915 si schianta con la sua automobile contro un treno in corsa. Accanto a lui in macchina c'erano gli attori Elmer Booth e George A. Seigmann. Booth rimane ucciso, mentre Seigmann e Browning riportano poche ma gravi lesioni, inclusa una grave frattura alla gamba destra di Browning. Durante la convalescenza Browning passa il tempo scrivendo sceneggiature, e non tornerà a lavorare nel cinema prima del 1917.
Il debutto di Browning con un lungometraggio avviene con Jim Bludso (1917), la storia del capitano di una nave che si sacrifica per salvare i passeggeri da un incendio. Sarà ben accolto.
Nel 1917 Browning si sposta a New York, dove dirigerà due film per i Metro Studios: Peggy, the Will O' the Wisp e The Jury of Fate. L'anno seguente torna in California, dove dirigerà altri due film per la Metro, The Eyes of Mystery e Revenge.
Nell'estate del 1918 il regista lascia la Metro e si unisce alla Bluebird Productions, una filiale della Universal
Pictures, dove avrebbe conosciuto il brillante produttore Irving Thalberg. Thalberg accoppia Browning con Lon Chaney, Sr. per la prima volta nel film La bestia nera (1919), un melodramma in cui Chaney interpreta un ladro che instrada alla malavita una povera ragazzina.
La morte del padre fa entrare Browning in depressione, che lo spingerà a buttarsi nell'alcool. Viene licenziato dalla Universal e lasciato da sua moglie. Fortunatamente riuscirà a recuperare il rapporto con sua moglie, e si fa assumere dalla Metro Goldwyn Mayer. Il primo film che produce per la MGM, The Day of Faith, è un discreto successo, che lo fa tornare in vetta.
Thalberg, adesso produttore per la MGM, riunisce Browning e Lon Chaney in The Unholy Three (1925), la storia di tre circensi che inventano un piano per derubare gioielli usando dei travestimenti. L'esperienza di Browning col circo traspare nel suo comprensivo ritratto di questi "antieroi". La pellicola ottiene un così grande successo di pubblico e di critica, tanto che ne sarebbe stato fatto un remake nel 1930, come primo (e unico) film sonoro di Lon Chaney.
Browning e Chaney si imbarcano in una serie di fortunate collaborazioni, inclusi The Blackbird e The Road to Mandalay. Lo sconosciuto (The Unknown) (1927) è una toccante storia di amore e di "fenomeni da circo", che può essere considerato un precursore di Freaks. La loro ultima collaborazione sarà Vendetta d'oriente (Where East is East) (1929), di cui oggi rimangono solo alcuni negativi. Il primo film sonoro di Browning è The Thirteenth Chair (1929), con Bela Lugosi, distribuito anche in versione muta.
Dopo la morte di Chaney nel 1930, Browning viene scritturato dalla Universal Pictures per dirigere Dracula (1931), capolavoro del cinema horror. Nonostante Browning avesse voluto uno sconosciuto attore europeo per il ruolo del protagonista, le restrizioni del budget e l'interferenza dello Studio lo costringono a rivolgersi a un attore più noto, l'ungherese Bela Lugosi. Nonostante oggi il film sia ritenuto un "classico", alla sua uscita la Universal non è soddisfatta, anche se al botteghino ottiene buone accoglienze.
Tornato alla MGM, dopo aver diretto un melodramma sulla boxe, L'uomo d'acciaio (The Iron Man) (1931), comincia a lavorare sul suo capolavoro, Freaks (1932). Basato su un soggetto dello stesso sceneggiatore di The Unholy Three, il film comprende il bizzarro triangolo amoroso tra un nano danaroso, un'attraente e avida trapezista e un rude e forzuto circense, una storia di omicidio, e un patto di vendetta tra il nano e i suoi amici "freaks". Il film, una cruda e al contempo toccante allegoria sul tema del "diverso", causa molto scalpore, portando addirittura al taglio di alcune scene, considerate "inquietanti", che riprendono i "freaks", che lo stesso Browning aveva preso da un vero circo. Il film è un flop al botteghino, e danneggerà notevolmente la carriera del suo regista.
Dopo essersi ripreso dagli attacchi e dai problemi causati da Freaks, Browning dirige una serie di scialbi
melodrammi e film orrorifici. Nel 1936 torna al successo dirigendo un film a metà tra l'horror e la fantascienza, La bambola del diavolo (The Devil Doll).
Il suo ultimo film è il giallo Miracles for Sale (1939).
Nel 1942 lascia il cinema e si ritira a Malibù. Alla fine degli anni cinquanta siammala di cancro alla gola e viene operato. Alla morte del fratello, nel 1959, partecipa al funerale in una stanza privata, non lasciandosi avvicinare nemmeno dai familiari. Verrà trovato morto nel bagno della sua abitazione da alcuni amici il 6 ottobre 1962.
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