sabato 5 luglio 2014

5 LUGLIO 1889: NASCE JEAN COCTEAU


Jean Cocteau,  poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, librettista, regista ed attore francese, nasce a Maisons-Laffitte (vicino Parigi), il 5 luglio 1889, da Eugénie Lecomte e Georges Cocteau. Il padre, depresso e senza lavoro, si suicida nel 1898. Dopo la morte del padre Jean vive per
qualche mese in Svizzera.
Disegna molto, soprattutto fa caricature. Frequenta il Liceo Condorcet di Parigi fino all'età di 15 anni allorché decide di studiare privatamente, non essendo interessato agli studi ufficiali; ciononostante, dopo aver
tentato invano di passare la maturità al liceo Fénelon, nel 1907 interromperà ogni studio. In questo periodo prende a frequentare i salotti degli amici Lucien Daudet, Reynaldo Hahn, Catulle Mendès e Maurice Rostand, pubblicando nel 1909 il suo primo libro di poesie La lampada di Aladino e fondando una rivista "Schéhérazade", che non dura a lungo.
Si appassiona quindi al mondo della musica, frequentando il balletto, e ha occasione di assistere al primo spettacolo in assoluto dei balletti russi di Serge Diaghilev, Pavillon d'Armide. Conosce di persona Diaghilev, che gli commissiona il soggetto di Le Dieu bleu, balletto su musica di Reynaldo Hahn, presentato al Théâtre du Châtelet nel 1912.
Ha intanto pubblicato altre due raccolte di poesie e ha fatto un viaggio in Algeria (12 marzo - 8 aprile 1912).
In seguito allo scoppio della Prima guerra mondiale lavora come infermiere d'ambulanza in Fiandre. A Montmartre stringe amicizia con Guillaume Apollinaire, Roland Garros, Max Jacob, Pablo Picasso (con il quale si reca a Roma nel febbraio 1917), Blaise Cendrars, Erik Satie e Amedeo Modigliani (che lo ritrarrà in un famoso dipinto).
A dispetto dei suoi risultati, in tutti i campi artistici e letterari, Cocteau insisteva d'essere un poeta e che tutti i suoi lavori fossero espressioni poetiche. Come intellettuale controcorrente e di carattere esuberante ebbe grande influenza sui lavori di altri artisti, ad es. il circolo musicale di Montparnasse, conosciuto come "Gruppo dei Sei". Ne scrisse il manifesto intitolandolo Le Coq et l'Arlequin, edito per Les Éditiond de la Sirène, casa editrice fondata da Cocteau e da Blaise Cendrars, che dal 1917 pubblicava volumi illustrati da Marie Laurencin, André Lhote, Picasso e Raoul Dufy.
Collabora al libro collettivo Anthologie Dada e si frequenta con Philippe Soupault; tuttavia, malgrado il termine surrealismo fosse stato coniato da Guillaume Apollinaire (morto lo stesso anno) per descrivere la collaborazione a Parade (1918) di Cocteau, Erik Satie, Pablo Picasso e Léonide Massine, l'autoproclamatosi leader surrealista André Breton disse che Cocteau era un
« noto falso poeta, un verseggiatore a cui capita di avvilire, invece di elevare, ogni cosa che tocca. »
(André Breton, 1953)
Nello stesso anno conosce Raymond Radiguet, di 14 anni più giovane; con lui instaurerà un rapporto sentimentale che durerà fino alla morte di Radiguet, avvenuta 5 anni dopo.
Nel 1919 pubblica Le Cap de Bonne-Espérance, che aveva letto la prima volta il 15 giugno 1917 a casa di Paul Morand, l'encomio Ode à Picasso e il romanzo Le Potomak; nel 1920 e nel 1921 collabora con gli artisti del Gruppo dei Sei scrivendo il soggetto di Le Bœuf sur le toit, di cui cura la regia. Insieme a Radiguet fonda la rivista Le Coq, che uscirà appena 4 volte, e trascorre le vacanze estive del 1922 nel sud della Francia, dove scriverà Thomas l'imposteur.
Il 12 dicembre 1923 muore stroncato dal tifo Radiguet. Cocteau si consola cominciando a far uso di oppio e dedicandosi alla ricerca religiosa. Collabora alla rivista cattolica Roseau d'or, disegna la serie Maison de santé, tiene un carteggio con il teologo Jacques Maritain, durato fino al 1925, anno della rottura, in cui scrive la Lettre à Jacques Maritain nella quale racconta il modo di intendere l'origine divina di arte e poesia.
Nel (1923-1925 e nel 1928-1929) entra in clinica per disintossicarsi, riuscendoci in parte. Lì concepisce quello che è ritenuto il maggior successo: il romanzo breve I ragazzi terribili (1929). Nel 1926 si mette in scena nell'atelier di Isadora Duncan con il suo Orphée, ripreso l'anno successivo. Del 1927 è la sua collaborazione con Igor Stravinskij per l'opera Oedipus Rex e con Arthur Honegger per Antigone, entrambi
da Sofocle.
Negli anni trenta Cocteau ha una relazione con la principessa Natalia Pavlovna Paley, sorella del gran duca
Romanov, attrice, modella, ex moglie del sarto Lucien Lelong. Per il dolore di Cocteau e l'eterno rammarico di Natalia, essa, rimasta incinta, abortisce a causa dell'intervento di Marie-Laure de Noailles, l'eccentrica mecenate che da giovane amò Cocteau e che era determinata a rovinare la sua nuova relazione.
Intanto nel 1930, il monologo La Voix humaine è presentato alla Comédie-Française e Cocteau gira il film Le sang d'un poète. Nel 1931 si trasferisce a rue Vignon, poi scrive La Machine infernale e Le Fantôme de Marseille e prova ancora a disintossicarsi. Nel 1935 pubblica i Portraits-Souvenir.
Collabora da marzo a giugno 1937 a Ce soir, giornale di Louis Aragone conosce l'attore francese Jean Marais, con il quale viaggia a Montargis, dove scrive in otto giorni Les Parents terribles. A lui dedica il poema L'Incendie (1938). Avrà con lui una relazione durata fino alla fine e lo scrittura per La bella e la bestia.
Nel 1940 Le Bel indifferent, riduzione de La Voix humaine scritta per Edith Piaf, è un enorme successo.
Durante la seconda guerra mondiale guerra sottovaluta la reale portata delle sorti europee, badando più a una vita spensierata e frivola che ai doveri dell'intellettuale. Stringe amicizia con Arno Breker, scultore tedesco, amico di Hitler, di stanza a Parigi. Da questo rapporto ottiene soltanto critiche da parte della Francia intellettuale. Solamente il vano appello che scrive nel 1943 per la liberazione di Max Jacob, arrestato e ucciso dalla Gestapo, farà dimenticare il suo atteggiamento leggero di quel periodo. Va anche detto che fu in contatto con Louis Aragon e Paul Eluard, attivi nella Resistenza francese.
Dalla fine della guerra si dedica particolarmente alla cinematografia. I film di Cocteau, il grosso dei quali scrive e dirige in collaborazione, sono molto importanti perché introduce l'immaginario surrealista nel
cinema francese e influenzeranno in un certo grado i futuri cineasti francesi della Nouvelle Vague.
Nel 1950 il film Orfeo vince il premio della critica al festival di Venezia. Nel 1951 comincia a tenere un diario. Nel 1952 viene organizzata la prima mostra importante di disegni e dipinti a Münich.
Nel 1953 è presidente di giuria al Festival di Cannes.
Nel 1954 viene eletto Gran Priore dal Capitolo dei dignitari del Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri - V.E.O.S.P.S.S., dopo una riunione tenutasi a Parigi, nella sede generale.
Nel 1955 è eletto membro della Académie française e della Académie Royale des Sciences, des Lettres et des Beaux-Arts de Belgique. Nel 1956 scrive Adieu à une étoile (in memoria di Mistinguett). Altra mostra importante è a Nancy nel 1960. Negli ultimi anni disegna vetrate e decora cappelle, realizza costumi, scenografie, ceramiche e mosaici.
Combatté contro la dipendenza dall'oppio per la maggior parte della sua vita adulta e fu apertamente gay, sebbene avesse avuto brevi e complicate relazioni con donne.
Muore d'infarto nel 1963, poche ore dopo aver appreso la notizia della morte di Edith Piaf; per cui aveva scritto l'elogio funebre.

 

0 commenti:

Posta un commento