mercoledì 21 maggio 2014
21 maggio 1471: nasce Albrecht Dürer
Albrecht Dürer, pittore e incisore tedesco, nasce a Norimberga, il 21 maggio 1471; è il terzo di diciotto figli, il padre era l'omonimo orefice, detto "il Vecchio" sua madre era Barbara Holper.
Lavorò come praticante nella bottega paterna, familiarizzando con le tecniche di incisione sui metalli, che più
avanti mise a frutto nei suoi celebri lavori a bulino e acquaforte. Inoltre il padre dovette trasmettergli il culto per i grandi maestri fiamminghi, come Jan van Eyck e Rogier van der Weyden.
La prima testimonianza del suo eccezionale talento è l'autoritratto del 1484, un disegno a punta d'argento conservato al museo Albertina di Vienna. Quest'opera, che fu realizzata davanti allo specchio quando
Dürer aveva solo tredici anni.
All'età di sedici anni, quando aveva appena concluso il tirocinio, dichiarò al padre che avrebbe preferito diventare pittore. Poiché non fu possibile fargli fare il praticantato nella lontana Colmar, presso Martin Schongauer conosciuto e stimato in tutta Europa come pittore e incisore in rame, il padre lo mise a bottega a due passi da casa, presso Michael Wolgemut, il maggiore pittore e xilografo attivo in quegli anni a Norimberga.
Sposa a ventitre anni, il 14 luglio 1494, Agnes Frey, figlia di un orafo e in questi anni trova il suo primo influente mecenate in Federico di Sassonia, detto il Saggio, grande elettore di Wittenberg, che gli commissiona numerose opere e ne determina sicuramente una velocissima carriera.
Nel 1495 compie il primo viaggio in Italia, per conoscere dal vero le opere dei maggiori artisti rinascimentali italiani, per vedere le opere di Giotto, Raffaello, Leonardo e altri ancora.
Proprio in questa occasione egli soggiorna brevemente sul Garda e nel Trentino, producendo la serie di acquarelli dedicati ai castelli alpini e fra questi lo splendido "Fenediger Klausen", la chiusa veneziana, cioè il castello di Arco.
Proprio dai viaggi in Italia avrà una maturazione dello stile ben evidente: la figura viene indagata con un'attenta introspezione psicologica, nuovo spessore acquistano i ritratti ed anche le ambientazioni, perché si crea in ogni opera del Dürer un rapporto intenso fra la figura ed il paesaggio dove essa è inserita, alla ricerca di una perfetta armonia.
In particolare è quasi certo che in occasione del secondo viaggio in Italia Dürer incontrò Leonardo da Vinci con il quale condivideva la visione dell'uomo come parte armoniosa della natura.
Alla morte del padre, Dürer si occupa di proseguire l'attività della bottega di oreficeria, coinvolgendo nella gestione uno dei fratelli, Hans.
Nel 1509, acquista una casa e si afferma come artista agiato e benestante, oltre che come uomo di notevole cultura.
Lo spirito libero lo porta anche a dedicarsi a forme d'arte inconsuete e originali, come per esempio alla realizzazione di oggettistica di alta oreficeria, mettendo a frutto le conoscenze apprese da ragazzo nella bottega del padre, oppure l'attenzione alla miniatura ed alle illustrazioni di libri e addirittura alla progettazione di sculture e di particolari di architettura e arredo, come fontane, monumenti o lampadari e cornici per le proprie opere.
Il 15 luglio 1520 parte per i Paesi Bassi, con destinazione prima Anversa, visitando Olanda e Fiandre; questo viaggio consolida la sua fama e soprattutto la posizione di prestigio nel panorama artistico non solo tedesco, ma anche europeo.
Durante gli ultimi anni il pittore tedesco, in parte amareggiato e colpito dall'incalzare di eventi violenti (come la rivolta contadina) e le imponenti tensioni sociali, abbandona la pittura per dedicarsi alla realizzazione di trattati didattici, di cui curerà le illustrazioni.
Dopo il viaggio nei Paesi Bassi, dove era caduto gravemente malato, la salute di Dürer non si riprende più e muore improvvisamente il 6 aprile 1528 a Norimberga.
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