Angela Carter, scrittrice e giornalista britannica, nasce come Angela Olive Stalker a Eastbourne (Sussex), il 7 maggio 1940, ma si trasferì sin da piccola con la nonna materna nello Yorkshire. L'adolescenza la vide combattere con l'anoressia nervosa. Seguendo le orme del padre, cominciò a lavorare come giornalista per il Croydon Advertiser. Frequentò l'Università di Bristol dove studiò Letteratura inglese.
Le opere di Carter sono esempi di letteratura postmoderna attraversa la fitta rete di rimandi intertestuali. Si può notare tale influenza nel romanzo Figlie sagge, in cui si apprezzano i molti riferimenti shakespeariani. L'interesse di Angela Carter si rivolse anche alle opere di autori di sesso maschile, come il marchese de Sade (si veda La donna sadiana) e Charles Baudelaire (si veda il racconto Venere nera), oltre ad altri padri letterari. Fu però maggiormente ispirata alla tradizione matriarcale del racconto orale: riscrisse, infatti,
molte fiabe nella sua raccolta dal titolo La camera di sangue, tra cui Cappuccetto Rosso, Biancaneve, La bella addormentata, Barbablù e due rielaborazioni de La Bella e la Bestia.
Nel 1960 sposò Paul Carter, da cui divorziò dodici anni dopo. Nel 1969 utilizzò il premio del Somerset Maugham Award per lasciare il marito e volare a Tokyo, dove visse per due anni e dove, affermò, "imparai cosa significa essere donna e mi radicalizzai". Scrisse a proposito delle sue esperienze in Giappone in due
articoli per New Society e in una raccolta di racconti, Fuochi d'artificio (1974). Stralci di quell'esperienza si ritrovano anche ne Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman (1972).
Successivamente Carter esplorò gli Stati Uniti, l'Asia e l'Europa. Passò gran parte del tempo tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta come scrittrice ospite delle università, dove tenne anche dei corsi di scrittura creativa, tra cui si ricordano l'Università di Sheffield, la Brown University, l'Università di Adelaide e l'Università di East Anglia. Nel 1977 sposò in seconde nozze Mark Pearce.
Già dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, La danza delle ombre (1966), iniziò ad essere considerata una delle scrittrici britanniche più originali. Ne seguirono altri otto, tra cui La bottega dei giocattoli (1967), premiato con il John Llewellyn Rhys Prize, Several Perceptions (1968), premiato con il Somerset Maugham Award, e Notti al circo (1984), premiato con il James Tait Black Memorial Prize. Un altro riconoscimento, il Cheltenham Festival of Literature Award, le fu conferito con la raccolta di racconti La camera di sangue.
Oltre a essere una prolifica scrittrice di fiction, redasse per The Guardian, The Independent e New Statesman numerosi articoli, raccolti in Shaking a Leg. Si occupò dell'adattamento radiofonico di alcuni dei suoi racconti e scrisse due drammi, sempre per la radio, per Richard Dadd e Ronald Firbank. Due dei suoi lavori, La compagnia di lupi e La bottega dei giocattoli, videro, rispettivamente nel 1984 e nel 1987, la trasposizione cinematografica, alla cui lavorazione ella stessa partecipò attivamente.
Poco prima di morire, Angela Carter aveva iniziato a scrivere un seguito del romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë, basato sulla vita della figlia adottiva di Jane, Adèle Varens, di cui però è sopravvissuta solo una sinossi.
Il 16 febbraio 1992, nella sua casa di Londra, Angela Carter morì di cancro all'età di cinquantuno anni. Di seguito si riporta un estratto del suo necrologio pubblicato su The Observer:
(EN)
« She was the opposite of parochial. Nothing, for her, was
outside the pale: she wanted to know about everything and
everyone, and every place and every word. She relished life
and language hugely, and revelled in the diverse »
(IT)
« Era il contrario del provincialismo. Nulla, per lei, era
indecente: voleva sapere di tutto e di tutti, e di ogni luogo e
di ogni parola. Gustò enormemente la vita e il linguaggio, e
si dilettò nel diverso »
Le parole commemorative di Salman Rushdie.
Citazioni di Angela Carter
Nello schema mistico di tutte le relazioni fra uomo e donna, gli uomini propongono, e le donne sono inclini ad accettare. (La fabbrica dei giocattoli)
Che cos'è il matrimonio se non prostituzione ad un solo uomo anziché a molti? (Notti al circo)
La commedia è una tragedia che capita alle altre persone. (Figlie sagge)
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