mercoledì 2 aprile 2014
2 APRILE 1891: NASCE MAX ERNST
Max Ernst, pittore e scultore tedesco naturalizzato francese, nasce a Brühl, il 2 aprile 1891.
Nel 1909 si iscrive all'Università di Bonn per studiare filosofia, frequentando anche dei corsi rivolti alla psicologia e all'arte degli alienati, ma abbandona presto questo indirizzo per dedicarsi al mondo dell'arte. Nel 1912 fonda, assieme ad August Macke il gruppo "Das Junge Rheinland", esponendo per la prima volta a Colonia alcune sue opere alla Galerie Feldman. Questa città, due anni dopo, gli farà conoscere Hans Arp, con il quale stringerà un'amicizia che durerà tutta la vita.
Nell'agosto dell'anno seguente si reca per la prima volta a Parigi. Partecipa alla Prima guerra mondiale e nel 1917 viene congedato a causa delle molteplici ferite riportate. Nonostante il servizio militare, Ernst riesce a dedicarsi alla pittura, esponendo alla galleria "Der Sturm" che lo indurrà a pubblicare l'articolo Sull'evoluzione del colore. Ritornato a Colonia nel 1918 sposa Luise Strauss. La scoperta della pittura di Giorgio De Chirico lo spinge a realizzare un album di litografie (Fiat Modes Pereat Art); nello stesso anno fonda con Johannes Theodor Baargeld il gruppo dada W/3 West Stupidia; i due artisti pubblicano la rivista Der Ventilator e il Bullettin D e organizzano la prima mostra Dada a Colonia.
Nel suo secondo viaggio a Parigi nel 1920, ha modo di farsi apprezzare dai critici della capitale, riuscendo ad esporre alcune sue creazioni presso la "Galerie Au Sans Pareil". La prima esposizione avvenne nell'anno 1921 presso la Galerie au Sang Pareil di Parigi. Importante è il suo incontro con alcuni esponenti del surrealismo, come André Breton e Paul Eluard; dalla sua collaborazione con quest'ultimo nascono due volumi, Les malheurs des immortels e Répétition (1922). È il periodo in cui, elabora una nuova tecnica
pittorica, il frottage, con il quale realizza un ciclo di immagini pubblicate nel volume Histoire naturelle (1926). Nel 1929 pubblica il primo dei suoi romanzi-collage, La Femme 100 têtes, e l'anno dopo collabora con Salvador Dalí e Luis Buñuel al film L'âge d'or.
Nel 1930 realizzò Reve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel, mentre nel 1934 fu la volta di Une semaine de bonté ("Una settimana di bontà"). I contrasti con Breton, inducono Ernst ad abbandonare il gruppo surrealista nel 1938 e a trasferirsi, assieme alla pittrice Leonora Carrington, nei pressi di Avignone.
Nel 1941 il pittore raggiunge gli Stati Uniti, dove rimane fino al 1953. Durante questo periodo, trascorso in Arizona, Ernst lavora instancabilmente, sperimentando nuove forme espressive, come il dripping, e realizzando importanti sculture tra le quali, per esempio, Il re che gioca con la regina (1944). Negli Stati Uniti si sposa per ben due volte: la prima con Peggy Guggenheim, nel 1941, la seconda con Dorothea Tanning, cinque anni più tardi. Rientrato in Europa, soggiorna prima a Parigi e poi a Huismes, in Turenna. Nel 1954 vinse il primo premio alla Biennale di Venezia.
Muore a Parigi il 1° del 1976.
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