mercoledì 23 aprile 2014

I REALISMI MAGICI: L'IMPERCETTIBILE CONFINE TRA REALTÀ E IMMAGINAZIONE


Il termine "realismo magico" può avere sfumature di significato diverse e riguardare differenti ambiti.
Ciò che però accomuna le varie situazioni artistiche è una rappresentazione della realtà, apparentemente molto lucida, da cui trapelano elementi fuori dall'ordinario.
Il termine è stato utilizzato per i seguenti movimenti artistici o letterari:

  1. Nei riguardi della corrente artistica degli anni Venti della Nuova Oggettività, la pittura metafisica di Giorgio De Chirico, l'arte del Ritorno all'Ordine e quella di Edwar Hopper; tutte tendenze artistiche che, da un lato, ritornavano alla concezione classica e realistica della rappresentazione artistica, dall'altro, creavano atmosfere quasi oniriche.
  2. In letteratura è stato utilizzato per indicare una corrente che, a partire da Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez, ha segnato il boom letterario dell'America latina, oppure per indicare testi postcoloniali in generale.
  3. Qualsiasi testo in cui l'elemento soprannaturale emerge insospettato nelle pieghe della vita di tutti i giorni e, in particolare,  come sottocategoria del romanzo postmoderno, per il ribaltamento dei concetti di tempo, spazio e realtà.
Andremo dunque ad analizzare negli articoli successivi i vari realismi magici, cercando di dare una panoramica esaustiva degli ambiti in cui tale termine è stato utilizzato.

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