Il termine "realismo magico" può avere sfumature di significato diverse e riguardare differenti ambiti.
Ciò che però accomuna le varie situazioni artistiche è una rappresentazione della realtà, apparentemente molto lucida, da cui trapelano elementi fuori dall'ordinario.
Il termine è stato utilizzato per i seguenti movimenti artistici o letterari:
- Nei riguardi della corrente artistica degli anni Venti della Nuova Oggettività, la pittura metafisica di Giorgio De Chirico, l'arte del Ritorno all'Ordine e quella di Edwar Hopper; tutte tendenze artistiche che, da un lato, ritornavano alla concezione classica e realistica della rappresentazione artistica, dall'altro, creavano atmosfere quasi oniriche.
- In letteratura è stato utilizzato per indicare una corrente che, a partire da Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez, ha segnato il boom letterario dell'America latina, oppure per indicare testi postcoloniali in generale.
- Qualsiasi testo in cui l'elemento soprannaturale emerge insospettato nelle pieghe della vita di tutti i giorni e, in particolare, come sottocategoria del romanzo postmoderno, per il ribaltamento dei concetti di tempo, spazio e realtà.
Andremo dunque ad analizzare negli articoli successivi i vari realismi magici, cercando di dare una panoramica esaustiva degli ambiti in cui tale termine è stato utilizzato.
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