domenica 30 marzo 2014

30 MARZO 1746: NASCE FRANCISCO GOYA


Francisco Goya, pittore e incisore spagnolo, nacque a Fuendetodos, un piccolo paese dell'Aragona, il 30 marzo del 1746. Il padre, José Benito de Goya y Franque, era un doratore di origini basche mentre la madre, Gracia de Lucientes y Salvador, apparteneva ad una famiglia della piccola borghesia aragonese.
Frequentò a Saragozza un istituto religioso, le Escuelas Pías de San Antón, a quattordici anni, Goya diventò apprendista presso lo studio del pittore José Luzán y Martínez..
Trasferitosi nel 1763 a Madrid, partecipò senza successo al concorso indetto dall'Accademia di Belle Arti di San Fernando di Madrid per l'assegnazione di una borsa di studio. Presso Francisco Bayeu, divenuto pittore di corte, lavora come apprendista. Al bando successivo del 1766, Goya ritentò, sempre senza risultato, l'ammissione all'Accademia di Madrid.
Nel 1770 andò in Italia a proprie spese per studiare i maestri dell'antichità classica e rinascimentale. A Parma, nel 1771, partecipò a un concorso di pittura indetto dall'Accademia di Belle Arti, ottenendo però solo il secondo posto alle spalle di Paolo Borroni (1749-1819).
Ritornò in Spagna  il 21 ottobre 1771, dove vinse la sua prima commissione ufficiale per le decorazioni della cappella di Nuestra Señora del Pilar a Saragozza.
Il 25 luglio 1773, Goya sposò Josefa Bayeu (1747-1812), sorella del suo amico Francisco Bayeu, pittore già affermato a corte.
In quegli anni il pittore dipinse numerose opere religiose a Saragozza.
Il 3 gennaio 1775 Goya e la moglie lasciarono Saragozza per recarsi a Madrid. Qui, grazie all'interessamento del cognato Francisco Bayeu, Goya entrò a lavorare presso la Real Fábrica de Tapices de Santa Bárbara. Come primo incarico gli fu richiesto di realizzare insieme a Ramón Bayeu (fratello minore di Francisco) nove cartoni per gli arazzi destinati alla tenuta di caccia El Pardo del re Carlo III.
Dopo questa prima serie di cartoni a Goya fu commissionata una serie di cartoni per decorare la sala da pranzo del principe delle Asturie (futuro Carlo IV) ancora presso El Pardo.
Nel 1779 la Real Fábrica venne temporaneamente chiusa a causa di ristrettezze economiche dovute allo scoppio della guerra con l'Inghilterra.
Nel luglio 1778 Goya pubblicò una raccolta di nove incisioni, nove acqueforti in cui riproduce celebri opere di Diego Velázquez.
Nel 1780 Goya fu accettato dalla Reale Accademia di San Fernando. Negli anni successivi realizza un ciclo di dipinti a olio con giochi di bambini, comincia a dedicarsi ai ritratti e nel 1784, per il fratello del re, uno dei suoi dipinti più importanti: "La famiglia dell'Infante don Luis".
Dopo aver realizzato "La prateria di San Isidro", uno dei cartoni da arazzo per la camera dei principini al Pardo, nel 1789 ricevette dal nuovo re, Carlo IV, la nomina a Pittore di camera.
Goya venne colpito da una malattia molto grave che con il tempo lo portò alla sordità: continuò comunque a dipingere ritratti e scorci di vita popolare, ma anche le prime scene di follia, stregonerie e supplizi.
Nel 1797 iniziò a lavorare ai "Capricci", una serie di incisioni dove esprime con grande fantasia la sua ribellione contro ogni forma di oppressione e superstizione che nella loro forte oniricità sembrano anticipare alcune tematiche del Romanticismo, come la follia, l'incubo, gli stati alterati della coscienza.
Nello stesso anno realizza "La Maya desnuda" e "La Maya vestida".
L'invasione napoleonica del 1808, le feroci rappresaglie e il martirio del popolo spagnolo, lasciano un segno indelebile nella vita dell'artista che trova sfogo nelle incisioni dei "Disastri della guerra" (1810-1820) e in due celebri dipinti del 1814: "Il 2 maggio 1808" e "Il 3 maggio 1808".
Caduto in disgrazia a corte, Goya si ritira nella sua casa di campagna, la "Quinta del Sordo", ricoprendo le pareti con le cosiddette "Pitture nere", immagini angoscianti e visionarie, tra cui "Saturno che divora i suoi figli" . Nel 1824 parte per la Francia e si stabilisce a Bordeaux: qui Francisco Goya muore il 16 aprile 1828.



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