domenica 30 marzo 2014

30 MARZO 1853: NASCE VINCENT VAN GOGH


Vincent Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 a Groot Zundert (Olanda); il padre era pastore protestante, professione che anch'egli aveva inizialmente deciso d'intraprendere.
Terminati gli studi, va a lavorare come impiegato nella succursale della casa d'arte parigina Goupil e Cie, successivamente nelle sedi dell'Aja (dove compie frequenti visite ai musei locali), di Londra e di Parigi. Nel maggio del 1875 viene definitivamente trasferito a Parigi.
Il trasferimento nella città francese, dove già risiede il fratello Theo, segna l'inizio del periodo appunto francese, dove per la prima volta scopre l'uso del colore alla maniera impressionista, oltre che interessarsi alle stampe giapponesi. Conosce molti pittori tra cui Toulouse Lautrec e Paul Gauguin che apprezza particolarmente. La loro sarà una relazione assi turbolenta, con esiti anche drammatici, come testimonia il famoso episodio del taglio dell'orecchio (si suppone infatti che Vincent abbia assalito Gauguin con un rasoio. Fallito l'attacco, in preda ad una crisi di nervi, si taglia il lobo dell'orecchio sinistro).
Dopo essersi dimesso da Goupil al principio della primavera, si reca a Ramsgate, in Inghilterra, dove viene assunto in un piccolo collegio. Più avanti nel corso dell'anno Vincent assume un nuovo incarico quale insegnante e coadiutore presso il Reverendo T. Slade Jones, un pastore Metodista. Il 29 Ottobre Vincent pronuncia il suo primo sermone domenicale.
Il 1880 è un punto di svolta nella vita di Vincent. Abbandona i suoi propositi religiosi e si dedica esclusivamente a dipingere poveri minatori e tessitori. Theo inizia ad appoggiarlo finanziariamente, una situazione che si protrarrà fino alla fine della vita di Vincent. Più tardi nel corso dell'anno, intraprende studi formali di anatomia e prospettiva all'Accademia di Bruxelles.
Mentre continua i suoi studi e dipinge in compagnia di alcune nuove conoscenze, il suo stato di salute va nuovamente deteriorandosi, tanto da dover essere ricoverato in ospedale per gonorrea. Una volta dimesso, continuerà a dedicarsi alla sperimentazione artistica, tentando anche di acquisire una formazione artistica accademica; per questo motivo sottopone qualcuno dei suoi lavori all'Accademia di Anversa, dove viene posto in una classe per principianti. Ma l'abbandonerà dopo poco tempo.
Nel 1888 lascia Parigi in febbraio e si trasferisce ad Arles, nel Sud, dove realizzerà alcune delle sue opere più note e tenterà di stabilire, inutilmente, un sodalizio artistico con Gauguin che lo abbandonerà dopo l'ennesimo litigio.
A causa dell'aggravarsi del suo stato mentale, viene ricoverato presso l'ospedale psichiatrico di Saint Paul-de-Mausole a Saint-Rémy-de-Provence. Proprio in questo periodo il suo lavoro comincia a ricevere riconoscimenti presso la comunità artistica. I suoi dipinti "Notte stellata sul Rodano" e "Iris" sono in mostra al Salon des Indépendants in settembre, e in novembre viene invitato ad esibire sei dei suoi lavori da Octave Maus (1856-1919), segretario del gruppo di artisti Belgi "Les XX".
Dopo aver realizzato alcuni dei suoi capolavori, muore il 29 luglio 1890, sparandosi in un campo nei pressi di Auverse. Il funerale ha luogo il giorno dopo, e la sua bara è ricoperta di dozzine di girasoli, i fiori che amava così tanto.




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